venerdì 9 ottobre 2009

Il silenzio stampa e i nuovi acquirenti

mio articolo pubblicato sul quotidiano L'Attacco del 10 ottobre 2009


Ad accomunare Cosenza e Foggia, oltre al passato glorioso e al momento difficile, è il silenzio stampa. In settimana infatti entrambe le società hanno deciso di isolare la squadra chiedendo a calciatori e allenatore di non rilasciare interviste o dichiarazioni. Quando si parla di silenzio stampa si pensa sempre a quello famoso della nazionale di Bearzot ai mondiali di Spagna 82, che in quell'occasione portò fortuna agli azzurri.

Per quando ci riguarda pensiamo però che la situazione attuale del Foggia sia completamente diversa, lì si veniva dallo scandalo calcio-scommesse e che da una serie di polemiche che vedevano coinvolti calciatori e allenatore, stavolta il problema è più societario che sportivo, i tifosi rossoneri non sono arrabbiati per via del comportamento in campo dei calciatori ma soprattutto per le scelte di Capobianco & C., che non hanno allestito una squadra all'altezza delle aspettative della piazza. Anche le domande che si fanno i tifosi, e che vorrebbero i giornalisti facessero, riguardano soprattutto i dirigenti e il futuro assetto societario o le possibilità di tornare sul mercato per integrare la rosa, prima annunciata poi smentita. Per il momento, purtroppo, di quello che pensano i calciatori o del modulo che Porta & Pecchia intendono utilizzare ai tifosi non interessa molto.

Tra l'altro in settimana si è parlato dell'impegno del sindaco Gianni Mongelli per trovare una via di uscita alla crisi societaria e in particolare di una possibile cordata capeggiata da Giovanni Santacroce, imprenditore agricolo, della quale potrebbero far parte anche Antonino Russo, proprietario della AR, Pasquale Casillo ed altri imprenditori del ramo agro-alimentare. Non ha escluso un suo interessamento nemmeno Vincenzo Barba, petroliere salentino, fino all'anno scorso presidente del Gallipoli.

Probabilmente nei prossimi giorni ne sentiremo altre per via di imprenditori in cerca di pubblicità o di voci alimentate dal tam tam, basterà infatti che un qualunque professionista benestante prenda un caffè con uno dei soci per essere accostato alla società rossonera. Forse anche per questo una comunicazione migliore da parte di Capobianco & C. potrebbe aiutare a fare chiarezza.

Nessun commento: