venerdì 18 luglio 2008
Altra storia di sprechi
I giornali in edicola in questi giorni (L'Attacco, Il Corriere del Mezzogiorno e Foggia&Foggia) ci raccontano l'ennesima storia di sprechi e di "amicizie".
Un anno fa la Provincia ha fittato dei locali di proprietà di Euclide Della Vista (direttore di TeleRadioErre) e dai suoi fratelli. Il costo dell'affitto è di circa 52.000 euro all'anno (per soli 300 mq!!!). Il contratto ha una durata di sei anni (rinnovabile per altri sei) ed è stato firmato da Stallone nell'ultimo anno di presidenza.
Ma i problemi non finiscono qui, la provincia paga da un anno per dei locali che non ancora ha occupato, e a questo va aggiunto che TeleRadioErre è una tv di proprietà di Tavasci (Gema-Amgas) e molto vicina a Di Gioia (SDI), potente sostenitore di Stallone, e che la delibera è stata firmata dal funzionario dell'Ente di Piazza XX Settembre Micky De Finis, che tra le altre cose fa il giornalista per TeleRadioErre...
Il nuovo presidente Pepe potrebbe provare a fermare lo spreco di soldi pubblici, il problema è la Inedito (società di pubblicità e grafica di proprietà di Della Vista) si è occupata della sua campagna elettorale... scommettiamo che non succede niente?
Mio commento: Se fanno la riforma federalista siamo fregati!
Comunque per capire meglio potete leggere qui
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
8 commenti:
Io credo che la gravità della vicenda che ho cercato di raccontare non sia nel fatto che un Ente pubblico fitti dei locali di cui ha bisogno da un privato e che "per caso" quel privato sia una persona inserita in certi meccanismi; questa potrebbe essere banale cultura del sospetto o della maldicenza. Il fatto è che la Provincia manifesta l'intenzione di fittare quei locali perché ha bisogno di un front office (ma non può perché manca la copertura); poi ci vuole mettere la Polizia provinciale (che invece viene mandata da un'altra parte); adesso pensa di metterci un'altra cosa ancora. Insomma, sembra che il problema non sia soddisfare un'esigenza dell'Ente, ma di fittare a tutti i costi quei locali. Lo scandalo del mancato utilizzo e dei mancati lavori di ristrutturazione (che il privato, giusta delibera, avrebbe dovuto fare a proprie spese) è conseguenza diretta di questa impostazione. D'altronde il fatto che nessuno dei personaggi pubblici coinvolti in questa vicenda abbia ritenuto di fornire una parola di spiegazione o di replica ed il fatto che solo pochi organi di stampa abbiano riportato la notizia è la migliore dimostrazione di una certa logica e di un certo modo di agire.
Va dato merito a voi che l'avete raccontata. ma occorrerebbe, come al solito, anche delineare movimenti di opinione e protesta dal basso per questo genere di abusi, mi viene da chiamarli così, più che sprechi.
Paolo
Occorrerebbe una sana "operazione trasparenza", tutte le delibere e le spese degli enti locali dovrebbero essere pubblicate su internet e facilmente ricercabili e consultabili. Se sono soldi nostri dovremmo sapere come vengono spesi. Ovviamente questo non risolverebbe tutto, potrebbe essere però un primissimo passo...
certo che serve trasparenza!!!
a me sinceramente sembra il "solito" sperpero di danaro NOSTRO, perchè non credo che stallone pagherebbe tutti quei soldi se i soldi in questione fossero i suoi.
ma tanto paga pantalone !!!!
La vicenda si va facendo ulteriormente complicata: è eloquente il silenzio di altri organi di stampa, a cominciare dalla stessa Teleradioerre fino alla Gazzetta del Mezzogiorno. Si registrano anche comportamenti sottilmente o apertamente intimidatori da parte di Euclide Della Vista, e nello stesso tempo Carmine Stallone, interpellato dall'Attacco, scarica tutte le responsabilità su De Finis. Come dicevo nell'altro post, la cosa più sorprendente è che il comportamento dell'Ente sembra dedicato esclusivamente a soddisfare le esigenze del privato: sono Euclide Della Vista e gli altri comproprietari a proporre la locazione, a determinare il canone, a spiegare che è alto perché comprende i lavori di ristrutturazione necessari ad adeguare i locali alle esigenze dell'Ente (obietto: ma se i locali non sono adatti, perché glieli vuoi fittare? E perché l'Ente dovrebbe farsi carico di lavori di ristrutturazione che sono destinati a valorizzare un immobile che resta del privato?). La Provincia si limita a dire sì e a pagare (un anno anticipato, ma dal contratto è sparita la previsione dei lavori di ristrutturazione). E nel frattempo si ha anche la faccia tosta di dire che la Provincia concede allo Speciale Estate di Viveur il patrocinio "morale, non economico": ma i cinquantaduemila euro dei cittadini finiti nelle tasche di Della Vista e degli altri proprietari non mi sembra siano stati simbolici.
La cosa che mi lascia più stupefatto è il silenzio come risposta ad un'inchiesta. Nessuno degli interpellati precisa, smentisce, aggiunge, chiarisce, si giustifica, si indigna, querela. Niente, il nulla, il silenzio. Del resto è un silenzio facile, allorquando una città largamente abituata all'abuso pubblico in favore di terzi privatissimi, viene informata dell'ennesimo atto se non illegale, ampiamente illegittimo, sicuramente inopportuno. Se nessuno protesta e chiede conto, a che pro io coinvolto dovrei affannarmi a giustificare alcunché? In questo clima, Ciccarelli che ne parla viene considerato non uno che fa il suo lavoro, ma uno che nella fattispecie non faceva parte della "banda" giusta e che adesso si vendica. Chissà quanto tempo dovrà passare per un cambio culturale radicale in una città anestetizzata a qualsiasi malaffare da decenni.
Gianni Franchini
Gianni ha perfettamente ragione; mi permetto di aggiungere che il silenzio è la "risposta" ufficiale. Poi ce n'è un'altra, meno evidente, che è la rappresaglia. A volte infantile o rabbiosa (Teleradioerre cancella sistematicamente tutto ciò che può riguardare l'attività di giornali o giornalisti sgraditi al boss), a volte decisamente inquietante (proposte di acquisto della testata scomoda al fine di "normalizzarla" o minacce di "particolari attenzioni" da riservare all'editore non allineato). Proprio come succede per la lotta alla mafia, le responsabilità maggiori sono di quei giornalisti e di quelle testate che, pur sapendo che la notizia è vera e riconoscendone perfettamente il valore informativo, ne tacciono per amicizia o per omertà. Questo rende le poche eccezioni dei facili bersagli.
Ci sono novità positive per la vicenda dei locali. Antonio Pepe non ha ritenuto di rescindere il contratto, probabilmente per risparmiare ulteriori danni alle casse dell'Ente. In compenso ha bloccato il pagamento del fitto, subordinando la sua ripresa all'effettuazione, da parte ed a spese dei proprietari, dei lavori di ristrutturazione. Resta aperta la questione dei soldi sprecati in precedenza, ma almeno adesso la cosa ha una sua ragionevolezza. Mi pare che il presidente della Provincia si sia mosso con equilibrio.
Posta un commento