venerdì 9 maggio 2008

Diario di un Papà: 4 i consigli



Dopo i successi delle puntate precedenti
eccovi la quarta. E' un pò più breve delle altre, ma presto pubblicherò la quinta.


QUARTA PUNTATA
I consigli

In Italia uno degli sport nazionali è dare consigli. E dopo sindaci e gli allenatori di calcio quella dei neo-papà è la categoria più “consigliata”. A dare consigli sono padri esperti con quattro figli a carico ma anche amici che per un motivo o per un altro non ne hanno mai avuti, preti e scapoloni in cima alla graduatoria.

Uno li seguirebbe anche i consigli, ma se non fossero così discordanti sarebbe più facile... Così spesso capita di cercare conferme su internet. Sul web trovi davvero di tutto, dal sito della famiglia con 17 figli alle strambe teorie di un ricercatore americano. Qualche giorno fa ho letto che un bambino di due mesi (come mio figlio) dovrebbe piangere almeno due ore e mezza al giorno. Quando l'ho letto erano le dieci e mezza di sera, e quel giorno Fabio aveva pianto solo un'oretta... per un attimo ho pensato di dargli un pizzicotto così si metteva a piangere e magari recuperava il tempo perduto.
In un altro sito ho letto che per capire se il pianto del tuo bambino è segno di qualche problema serio devi capire se comincia forte, poi diminuisce e poi sale di nuovo o se parte piano, poi ha un picco e poi decresce di nuovo... E si, mo mi compro il piangiometro e mi metto a misurare i decibel.
Ancora più stupida è a mio avviso la teoria, sempre trovata sul web, secondo la quale per capire l'origine del pianto di un bambino bisognerebbe capire se il suono è più simile ad una “u” o ad una “o”. Tanto vale fare un corso di lettura del pensiero.

Altri consigli stupendi sono quelli dei giornali tipo “il mio bambino”, quei giornali che il giorno dopo il test di gravidanza ti ritrovi nella cassetta della lettere. I tuoi parenti ancora non sanno che aspetti un bambino e loro si. Ma chi ha fatto la spia, il farmacista?
Su quei giornali ci trovi consigli tipo: il ciucciotto va cambiato ogni due settimane, il pannolino ogni due ore e il latte in polvere è meglio del latte materno. Poi alla pagina successiva ci sono le pubblicità dei ciucciotti, dei pannolini e del latte in polvere. E noi che ci arrabbiavamo per il conflitto di interessi di Rete4.

2 commenti:

Umberto Romaniello ha detto...

Hai perfettamente ragione ma, purtroppo, il guaio più serio è che la stessa cosa si verifica anche in maternità dove, invece, dovrebbero regnare pareri saggi ed incontrastanti. Prendiamo l'allattamento, ad esempio: 1)suonare tre volte e, forse, arriva il personale del nido; 2)ci è stato detto: signora, ma lei per allattare la bambina la mette sul seno? 3)pesare il neonato prima e dopo la poppata! 4)ma chi vi ha detto di pesare ogni volta? 5)eh, signora ... per il suo seno perchè non usa le tettarelle? 6)eh, signora ... per il suo seno deve usare una siringa, la taglia e la usa al contrario. Insomma, ora mamma e bambina sono a casa con le idee confuse ed io molto più rincoglionito di prima. Non lo faranno forse per farci ricorrere per forza al pediatra per ogni minima cazzata? Vado a scaldare il lattuccio. Ciao.

Sandro ha detto...

il problema, almeno per quel poco che ho capito in questi due mesi, è che i bambini sono diversi e non è affatto detto che a problemi uguali corrispondano soluzioni uguali. Tocca andare a occhio. Buon divertimento.