lunedì 11 luglio 2011

Monnezza a Foggia: una montagna nella pianura del Tavoliere


Ho scritto un articolo semi-serio per il serissimo sito L'EUROPA CHE VERRA'. Eccolo:


Una scattante Ferrari? Un potente Hummer? No, da qualche settimana il sogno di tutti i foggiani è un auto-compattatore, uno di quei camion che servono per svuotare i bidoni di immondizia. Si, perché la città è piena di cumuli di rifiuti, le scene (e l'odore) sono simili a quelle che siamo abituati a vedere in tv a Napoli e Palermo, e se le telecamere delle tv nazionali non sono ancora arrivate è solo perché non ci sono state proteste eclatanti dei cittadini né arresti di politici e amministratori responsabili dello scempio.

E perché i foggiani sognano di possedere un auto-compattatore? Perché, a differenza di altre città, il problema non è legato alla mancanza di discariche ma all'esiguo numero di camion in grado di passare a svuotare i bidoni. Purtroppo il Comune è in condizioni finanziarie disastrose, al confronto la Grecia pare il Principato di Monaco, e quando la municipalizzata che si occupa del settore ha provato a comprare camion ha ricevuto, stupido gioco di parole, soltanto rifiuti.

Negli ultimi giorni si è cercato di chiedere aiuto alle città pugliesi vicine, ma queste hanno pensato di mandare i loro macchinari più vecchi, un po' come le signore borghesi che regalano le loro scarpe bucate ai poveri, come se quelli se ne facessero qualcosa...

E quindi? Quindi finisce che la gente dice: “se vinco al superenalotto, oltre ad una villa e una moto, mi compro un auto-compattatore personale, così tutte le mattine faccio ripulisco tutto il quartiere”, con un gesto simile il magnate diventerebbe quasi più popolare di Zeman, da queste parti venerato come un semi-dio.

Altro problema è legato ai dipendenti della municipalizzata, molti dei quali sono stati promossi sul campo e dopo tanti anni passati tra i rifiuti sono riusciti ad ottenere la tanto agognata scrivania. E ora come si fa a convincerli a riprendere la scopa in mano? Bisognerebbe spiegarli che il lavoro di netturbino non è affatto inferiore agli altri, in attesa di idee migliori consiglieremmo al sindaco di prenotare un centinaio di copie de “la livella” di Totò, hai visto mai che le parole di Esposito Gennaro possano fare il miracolo?

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