domenica 15 novembre 2009

Foggbook e i limiti della satira

Foggia: Un agricoltore è rimasto per sei ore su un cartellone stradale e minacciava il suicidio. Poi i carabinieri sono riusciti a convincerlo a scendere. Gli hanno detto che erano gli stessi che avevano arrestato Stefano Cucchi.

Ho scritto questa battuta su Foggbook e mi hanno massacrato. Una ventina di commenti quasi tutti negativi, le motivazioni sono le solite "non si scherza sui morti", "la satira è altro" ecc.

Foggbook è stato un successone, quasi 1000 fan registrati in pochi giorni, però è chiaro che fra loro ci sono anche molti che non si aspettano le battute (secondo me neanche troppo forti) che siamo soliti fare su bengodi/benfoggianius/ecc.

Che si fa in questi casi?

7 commenti:

Anonimo ha detto...

ah.. era una battuta? Strano, sembrava più un offesa ai carabinieri che avevano salvato una vita che un elogio.

Comunque, l'informazione pare scarseggiare da queste parti. Forse le battute sono arrivare a prendere anche il loro posto.

Sono stati denunciate tre guardie penitenziarie e tre medici. Di carabinieri, almeno per il momento, non c'è neanche l'ombra.

Ma capisco che fare la battuta sinistra, per alcuni conta molto di più che dare le giuste informazioni.

Anonimo ha detto...

anche quelli che ricattavano Marrazzo erano guardie penitenziarie?

per non parlare di Placanica, celebrato per anni come un eroe e che ora abbiamo scoperto che è indagato con l'accusa di essere uno stupratore di bambine.

Anonimo ha detto...

Certo che no. Ma fare dei distinguo è necessario perchè, differentemente, si accomunano tutti i carabinieri ai quattro che ricattavano Marrazzo. E non mi pare cosa corretta, sia nei confronti dei carabinieri onesti, sia nei confronti del rispetto all'intelligenza.

Anonimo ha detto...

In aggiunta al commento di prima mi pare doveroso aggiungere che sentenziare ancor prima che le fasi preliminari siano concluse è come voler dare la caccia alle streghe. Colpevoli, sempre e comunque.

E poi, non credo che sia meno aberrante il fatto che certe notizie, coperte da segreto istruttorio, finiscano sui giornali identificando come un mostro chi non è stato neanche oggeto di avviso di garanzia.

Ma siamo in Italia. E Placanica deve pagare in qualche modo ciò che non ha mai compiuto (morte di Giuliani al G8).

D'altronde, ciò che non avevano sentenziato i giudici, è stato messo in atto da mani ignote, le quali avevano sabotato la sua auto procurandogli un grave incidente stradale dal quale si è salvato per miracolo.

Penso che anche queste vicende, se si volesse giudicare in maniera obiettiva, dovrebbero essere tenute da conto.

Sandro ha detto...

quello che sta leggendo è un blog satirico, facendo una ricerca trova tantissime battute che prendono i giro destra e sinistra, carabinieri e sindacalisti, sacerdoti e comunisti.

Dietro una battuta non c'è necessariamente un discorso politico o una condanna, si tratta di una battuta e basta.

Se vuole fare un discorso sull'informazione di sinistra, sui segreti istruttori e tutto il resto il web è pieno di siti e forum adatti al suo scopo.

Anonimo ha detto...

Non c'è da meraviglarsi:in un paese dove la satira viene vista per forza come arma politica non ci si può meravigliare che Luttazzi venga censurato per una battuta su Giuliano Ferrara(battuta che richiamava alle torture fatte dagli americani nel carcere di Abu Grahib,torture che lo stesso Ferrara aveva detto "democratiche" rispetto a quelle di Saddam,perchè almeno gli americani le torture le fotografavano...)
Viviamo in un paese bigotto,nel quale appena si fà una battuta su Ratzinger si viene tacciati di "estremismo laico" da destra e non solo...
Signor Anonimo(il primo..)si guardi,anche per semplice curiosità "Viva Zapatero",così si renderà conto,per esempio cos'è la satira in Francia...poi magari ne riparliamo.Saluti.

Satanello Bologna.

Anonimo ha detto...

La satira è tale se non esce fuori dai limiti. Oltre diventa offesa, diffamazione e mancanza di quel senso di equilibrio che divide l'intelligenza di una battuta dal sarcasmo da trivio.

Speculare sulla morte delle persone, (e nel caso di Cucchi non c'entrano nulla la politica o gli schieramenti ideologici), oltre ad essere immorale e blasfemo è anche irrispettoso, insolente e per nulla divertente.

Le battute del peggiore horror che si possano trovare in circolazione.

Ho letto, su altri blog "satirici" simili battute anche sui sei soldati italiani morti in Afghanistan, e di satirico non ho trovato proprio nulla. Solo senso di schifo, rabbia e insofferenza nel leggere che esiste gente che dovrebbe provare le stesse cose che hanno avuto la sfortuna di vivere le famiglie dei sei soldati uccisi. Sarei curioso di vedere quanta satira verrebbe fuori dal cadavere del proprio figlio dilaniato da una esplosione.

Con ciò non intendo compiere miracoli nel far rivalutare le posizioni altrui, anche quando queste vengono contestate non da uno solo, ma da più persone e da più parti, ma vogliono solo esprimene lo sdegno che si può provare nel leggere simili bassezze e denunciare l'infamia di cui rischia di macchiarsi chi prende a pretesto la morte altrui per far divertire, in primis, se stesso, e poi gli altri.

Saranno tutti bigotti coloro che hanno condannato la battuta fuori luogo? Ed è sempre nel giusto colui che fa satira? E' un essere perfetto che non sbaglia mai?

In tal caso non siamo di fronte ad un satiro, (titolo che - in questo caso diventa nobiliare - visto l'argomento usato), ma ad una divinità senza possibilità d'errore.

E, forse, bsta già questo per lasciar comprendere quanta altezzosa superiorità può esservi in chi scrive simili battute satiriche e quanto poco senso umano vi alberghi.

Detto ciò non ho altri motivi per continuare la discussione. Ci sarà che continuerà a sostenere la giustezza della satira scritta e chi continuerà a condannarla.

Spero solo di non dover provare la stessa repulsione che ho già sentito, leggendo altre battute poco intelligenti.