lunedì 18 maggio 2009
BenFoggiaCalcio - Foggia-Crotone 1-0
A' facce d'i tirapid e d'i chiagnamalat
Come da mia previsione il Foggia batte il Crotone e per il terzo anno consecutivo si qualifica per i play off. Il primo che tira i piedi citando il proverbio del due-senza-tre lo meno. Partita non bellissima, i rossoneri patiscono il caldo e la tensione, ma per fortuna i calabresi avevano già la mente ai play off. Bella coreografia, stadio pieno, ancora una volta ho visto la partita in Curva Sud. Peccato essere stato circondato di persone che quest'anno erano venute allo stadio per la prima volta e che hanno rotto le palle tutto il tempo...
Ancora una volta diserto la tribuna stampa e vado in curva sud, per strada noto un sacco di tifosi che bevono birra a scrocco in un circolo di un candidato. Dovevo nascere pagnottista anche io, e invece sti ideali del cazzo mi portano a fare campagne elettorali gratis. No, non vi preoccupate, non ve lo dico per chi voto.
Nonostante oggi il biglietto costi solo 5 euro in molti provano ad entrare senza pagare, evidentemente più che un fatto economico per qualcuno deve essere una questione di principio. Un poliziotto esce dai cancelli, viene verso di me, penso voglia arrestarmi, invece prende sotto braccio il tizio che fa la fila vicino a me e lo fa entrare con lui...
Mi dicono che alle tre meno dieci ai cancelli non chiedevano più nemmeno il biglietto, ma a Foggia se vai appresso a quello che ti dicono...
Bella coreografia, penso che anche la B ci starebbe stretta, ci sono squadre di serie A che se lo sognano sto tifo. Non appena inizia la partita mi rendo conto di essere circondato da pseudo-tifosi che vanno allo stadio due volte all'anno, e quelle due volte passano il tempo a imprecare contro i (nostri) calciatori. Poi per fortuna quello vicino a me si accende una canna e così l'umore cambia... Secondo quasi tutti i miei vicini la partita l'abbiamo comprata, ogni volta che un avversario commette un errore non fanno che ripeterlo. E se se invece fanno un intervento duro dicono “a quello non l'hanno spiegato che deve perdere”. Che poi io non sarei mica contento di tifare per una squadra il cui presidente si compra le partite. Preferisco quelle in cui il presidente compra i calciatori, e magari li paga regolarmente.
Di quello che succede in campo c'è poco da raccontare, Salgado si mangia un gol fatto sparando alto dal limite dell'area piccola, intorno a me oltre che con il cileno se la prendono con Novelli, un tizio dice che il nostro mister “è quanto di più lontano ci sia dal calcio”. Esagerato. Per fortuna alla mezz'ora Germinale segna il gol che ci rende tutti più tranquilli.
Nel secondo tempo le cose non cambiano, i calabresi non sono arrendevoli, ma nemmeno si dannano l'anima in campo. Con il ritmo basso Pecchia giganteggia, sembra invece un po' svolgiato Salgado, che pare giocare un po' troppo da solo. Intanto nel Crotone entra Errico, sembra il fratello piccolo di Giovinco, piccolo perché, oltre che giovanissimo (17 anni), sembra ancora più basso del campioncino juventino. Toccherà pochi palloni e più volte verrà sovrastato nei contrasti. Sicuramente mi sbaglierò e sto ragazzino vincerà il pallone d'oro, ma al momento sembra più uno che gioca perché raccomandato da qualche dirigente.
La partita resta noiosa, dopo ben 5 minuti di recupero l'arbitro si decide a fischiare, finisce 1-0 per noi con i calciatori che vengono a prendersi gli applausi. Domenica si va al mare, quella successiva invece ci vediamo tutti allo Zaccheria per la prima sfida playoff contro il Benevento. A' facce d'i tirapid e d'i chiagnamalat.
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