venerdì 17 ottobre 2008

Il fantasma di Zeman

tratto da L'ATTACCO del 18 ottobre 2008



L'ultima volta che si è giocata Foggia-Sorrento era la prima di campionato del 1987. Era il Foggia che partiva da meno cinque in classifica per i fattacci combinati da Bronzetti (oggi potente e stimato uomo mercato), ma soprattutto era la prima partita ufficiale in cui in panchina tra i rossoneri c'era Zeman. Quel giorno nacque l'amore tra il tecnico boemo e il pubblico foggiano che ebbe picchi inimmaginabili quando i rossoneri arrivarono in serie A e stupirono l'Italia pallonara con il loro gioco spumeggiante. Da quando Zeman è andato via puntualmente ogni anno si parla di un suo ritorno a Foggia. un paio di volte ci si è andati anche vicini, ma poi alla fine non se ne è fatto nulla. In settimana i media hanno approfittato dell'occasione per rinverdire i fasti di Zemanlandia e ricordare i confronti con le grandi squadre, il tridente Rambaudi-Baiano-Signori e mezza Italia che parlava del Foggia, “Frengo-Albanese” compreso.

Chissà cosa provano gli allenatori del Foggia a sentir parlare così spesso di Zeman. Quando arrivano a in città tutti dicono di ispirarsi a lui, poi però probabilmente pian piano cominciano ad odiarlo. I terzini non spingono? Ah, quando c'era Zeman correvano come pazzi... i calciatori non si allenano a dovere? Ah, Zeman gli faceva fare i gradoni con i sacchi di cemento sulle spalle...
E' come essere fidanzato con un ragazza e sentirla parlare sempre del suo ex, alla fine, anche se non lo hai mai conosciuto, ti sta sulle palle.

L'anno scorso il Collettivo Lobanowsky provò a sottolineare le carenze difensive degli schemi del boemo nel libro “Meglio il Foggia”, altri hanno fatto notare che il continuo paragone con Zemanlandia non aiuta l'attuale squadra rossonera, ma si tratta di poca cosa, per i foggiani Zeman resta l'allenatore per eccellenza, indiscutibile quasi quanto il ragù o lo struscio sul corso la domenica, le sue battaglie contro il doping ne poi hanno ulteriormente accresciuto la popolarità. Solo una cosa: quel giorno il Foggia perse contro il Sorrento per 1-0, qualche tifoso particolarmente scaramantico si è spinto fino a sperare in una sconfitta che potrebbe essere preludio di tante vittorie future, proprio come avvenuto con Zeman. Beh, per una volta preferiamo l'uovo oggi che la gallina domani.

Nessun commento: