mercoledì 24 settembre 2008
La sparatoria di Parco San Felice
Le prime tre cazzate che mi sono venute in mente quando ho saputo della sparatoria (link TeleRadioErre.it) di Parco San Felice:
1) In una delle tante ricostruzioni hanno detto che la ragazzina che è stata colpita di striscio stava comprando le sigarette quando ha sentito un dolore ala gamba. E c'è qualcuno che continua a dire che il fumo non fa male...
2) Bisogna far qualcosa per rendere più sicuro Parco San Felice. E se montassimo anche lì dei tornelli?
3) 12 colpi e nessuno è andato a segno? Io non ho mai sparato con un'arma vera, non ho nemmeno fatto il militare perchè ho fatto l'obiettore di coscienza, però al Luna Park non me la cavavo così male...
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6 commenti:
per me che ci lavoro accanto, con la speranza e l'impegno che certe cose non accadono, è sempre fonte di scoramento e amarezza! ma anche questa è fg..
paolo
x fortuna hai detto prima che erano 3 cazzate...
certo che sono cazzate.
di solito ne scrivo 10 per articolo, ma stavolta ero un pò impegnato.
se ne vuoi aggiungere tu qualche altra :-)
scherzi a parte..la situazione della nostra città si è fatta preoccupante. due persone ferite nel giro di tre giorni, due persone, una ragazzina e un pensionato coinvolte loro malgrado nella guerra di mala condotta da scellerati senza scrupoli. il tutto mentre la Giunta pensa di risolvere il problema sicurezza dotando i vigili di manganelli contro i vu cumbrà e gli accattoni...
Ci siamo, giustamente, mobilitati per le minacce a Del Carmine e a Pernice. Contro le pallottole a due innocenti che facciamo?
Claudio
Credo che qualcosa vada fatto, il problema è capire cosa può essere efficace.
Potrebbe esserci una guerra di mafia in corso, in questo caso da cittadini comuni ci sarebbe poco da fare. Diverso è il discorso più politico, in particolare verso la giunta comunale che sembra preoccuparsi solo di immigrati e accattoni.
Se vi viene qualche idea sapete dove trovarmi...
Bisogna fare di più, è vero!qualcosa di più duraturo perchè è poi facile dimenticare, qualcosa di più condiviso, anche da esperienze e ideologie diverse.paolo
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