sabato 27 settembre 2008
Dalle fidejussioni ai tornelli
Ecco il mio pezzo pubblicato su L'ATTACCO di oggi.
Per alcuni anni i più forti avversari del Foggia non sono stati i rivali storici di serie C come Taranto, Cavese o Salernitana, ma i guai societari che costringevano tifosi e giornalisti a diventare esperti di fidejussioni, iscrizioni, liberatorie ecc. Potevi fermare un qualunque vecchietto per strada e ti spiegava cosa mancava per l'iscrizione al campionato, come funzionava il lodo Petrucci e presso quale istituzione federale andava fatto il ricorso, se poi entravi in uno di quei bar frequentati da tifosi sembrava di essere in un congresso di commercialisti. Poi per fortuna sono arrivati Capobianco & C., e siamo tornati a parlare di allenatori da esonerare, moduli di gioco cambiare e attaccanti da acquistare. Insomma, normale amministrazione.
Da qualche mese però le cose stanno di nuovo cambiando. Ora l'avversario più temuto dai satanelli è lo Zaccheria, con tutti i lavori da fare e i permessi da ricevere per adeguarsi alle norme sulla sicurezza.
A far perdere il 40% di abbonati alla squadra rossonera (quest'anno sono stati 1.890 contro i 3.075 dell'anno scorso) più che i malumori sull'allenatore o sulla campagna acquisti sono stati infatti i dubbi sull'agibilità dello Zaccheria e la paura che alcune partite casalinghe sarebbero state giocate in campo neutro o addirittura a porte chiuse. Per la partita con la Juve Stabia era risaputo che non sarebbe stato permesso l'arrivo di tifosi campani, ma fino a giovedì è stata a rischio però anche l'apertura dello Zaccheria, poi per fortuna dopo la solita riunione in Prefettura è arrivato l'ok del Sindaco.
Pare che i lavori per i tornelli e le zone di pre-filtraggio procedano bene, speriamo finiscano presto, che nel piazzale dello stadio si vedono già i primi vecchietti diventare esperti di normative Amato-Pisanu, tessere del tifoso e Comitato Ministeriale di Sicurezza.
Quanto ai lavori: una volta terminati capiremo se lo Zaccheria è diventato davvero più sicuro, ma pare che i foggiani siano molto scettici, basta pensare che la battuta più citata dopo la sparatoria di Via Menichella è: “e ora cosa faranno per rendere più sicuro Parco San Felice? Metteranno i tornelli?”
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