martedì 15 aprile 2008

Diario di un Papà: 2 Il cambio del pannolino



Dopo il successo della prima puntata eccovi la seconda:


DIARIO DI UN PAPA'
SECONDA PUNTATA - IL CAMBIO DEL PANNOLINO

La cosa più bella sul cambio del pannolino l'ha scritta l'autore di questo articolo:
www.dragoweb.it/barzellette/pannolini.html per questo mi limiterò a raccontare la mia esperienza e condividere con voi alcune riflessioni.

Il pannolino è il simbolo del neonato. Quando gli amici vogliono sfottere un papà gli dicono “torna a casa che c'è da cambiare il pannolino”. Ai pannolini del piccolo Fabio ci pensa sua madre, qualche volta lo faccio anche io. Di solito me la cavo, devo solo imparare a riconoscere il verso giusto, di solito lo metto al contrario. Che poi potrebbero almeno metterci due targhette con le scritte AVANTI e DIETRO.

A volte quando gli cambiamo il pannolino il bambino approfitta del piscilotto libero per fare pipì. La prima volta che l'ha fatto io e Daniela siamo riusciti a scansarci, la povera Lilli invece, la nostra gattina, non si è accorta di niente e si è ritrovata tutta bagnata... e noi che pensavamo di avere il problema di come difendere il bambino dalla gatta, ho paura che il vero problema sarà il contrario... Ovviamente ci abbiamo riso sopra, e tutti eravamo d'accordo sul fatto che in fondo la pipì dei bambini è acqua benedetta. Tutto questo fino al giorno in cui la pipì l'ha fatta addosso a me. Altro che acqua benedetta! Io non ci ho trovato nulla da ridere, anzi l'ho guardato fisso negli occhi e l'ho minacciato, se lo fa ancora una volta niente gita di terza media!

Ai neonati il pannolino va cambiato quasi dopo ogni poppata, e visto che mangiano ogni tre ore significa almeno otto pannolini al giorno. Quella dei pannolini è una delle spese maggiori, e non puoi far niente per evitarla. Se vogliono eliminare la disoccupazione nel Mezzogiorno dovrebbero far costruire delle fabbriche di pannolini. In quel campo non c'è crisi. Ci possono essere periodi in cui la gente non mangia fuori, non compra vestiti o non cambia la macchina, ma non ci sono mai periodi in cui i bambini non cagano. La cacca è per sempre!

L'altro problema è che ci sono quattro/cinque grandi aziende di pannolini, i prezzi sono allineati, solo quelli di una marca costano il doppio rispetto agli altri. E se non compri proprio quelli il culetto del bambino si irrita come quello di un tizio che si è rotolato nudo in un campo di ortiche.

Otto pannolini al giorno. Da quando c'è Fabio a casa la nostra produzione di immondizia è triplicata. Berlusconi invece che il bollo auto dovrebbe eliminare la tassa sull'immondizia. Pensandoci mi sono convinto che il problema di Napoli non è la mancanza di discariche e termo-valorizzatori, ma l'enorme numero di bambini. La mia proposta è che se nessun'altra regione italiana si vuole prendere l'immondizia napoletana almeno si prendessero un po' di bambini. Non dico per sempre, basta qualche mese a testa, fino a quando non arrivano all'età in cui imparano a farla nel vasino.

L'altro problema del cambio del pannolino sono i vestiti da togliere e rimettere. Ci sono delle tutine che hanno trenta bottoni, e per sganciarli e riagganciarli ci metti venti minuti. E quando finalmente agganci l'ultimo e pensi di aver finito senti uno strano odore... è il bambino che ha fatto la cacca... e ti tocca ricominciare...

3 commenti:

Umberto Romaniello ha detto...

A me Federica nasce tra qualche settimana (forse, da brava comunista, proprio il 1 maggio) ma penso, comunque, di aver risolto il problema pannolini fin da adesso. Ho comprato un compressore con lancia, collegato il tutto ad una piccola autoclave e tappezzato un lato della camera da letto con materiale impermeabile ... non appena caga le faccio il lavaggio completo. La mia dolce mogliettina, però, non è proprio daccordo su questa metodologia di lavaggio poichè maggiormente propensa, invece, ad applicarla su di me. Oramai, però, l'investimento è stato fatto ... magari più in là ti farò sapere. Male che vada posso prestarti tutto l'armamentario. Ciao.

Sandro ha detto...

Il mio è nato l'8 marzo... si vede che più che il comunismo gli interessavano le donne...

Quanto all'armamentario: facciamo che lo provi prima tu? :-)

Anonimo ha detto...

Penso che per la foto del bagnetto avrai subito problemi di comunicazione con Fabio prima dell'adolescenza....


Ciao
Monica