sabato 5 aprile 2008
Diario di un Papà: 1 le colichette
DIARIO DI UN PAPA'
Prima puntata: Le colichette
Siamo nel 2008, abbiamo imparato a mandare uomini sulla Luna, a comunicare al telefono o via internet in ogni situazione, a costruire satelliti in grado di vedere qualunque cosa in qualunque parte del mondo... ma non siamo in grado di capire perché un bambino piange. Ma i ricercatori che fanno?
Altro che internet veloce, elisir di lunga vita o nuove armi nucleari, sarebbe questa l'invenzione del secolo: una cosa che rende davvero migliore la tua vita, un po' come avvenne con la lavatrice, il telecomando o il timer del videoregistratore. Ok, ci sarebbero anche gli occhiali per guardare attraverso i vestiti, ma se non riusciamo a inventare qualcosa per vedere cosa c'è nella testa di un bambino come potremo mai riuscire vedere cosa c'è sotto la maglia di un ragazza?
Ma torniamo a noi, perché un bambino piange? Di solito lo fa per tre motivi:
a) ha fame
b) vuole che gli venga cambiato il pannolino
c) ha le colichette
Cosa si fa in questi casi? Si comincia dalla cosa più semplice, che di solito è offrirgli la tetta della madre, se ciuccia è tutto ok, se la rifiuta si passa al piano B, il cambio pannolino (sarà una delle prossime puntate). Se poi non funziona nemmeno questo allora significa che ha la colichetta, un piccolo problema all'intestino legato al fatto che è “nuovo”. Insomma anche l'intestino dei bambini deve fare una specie di rodaggio.
Sono una cosa strane le colichette, se ne parli col pediatra ti da delle gocce, ma è lui il primo a dirti che non serviranno a nulla. Allora che me le dai a fare?
Ma io non mi sono fermato davanti a così poco, e mi sono rivolto a San Google. Ero che certo che digitando “rimedi colichette” avrei trovato un elenco di cose da fare e da non fare. Il problema è che lo stesso consiglio (es. fargli bere il latte) viene presentato il 50% delle volte come un ottimo rimedio e l'altro 50% come una cosa da evitare assolutamente. E allora? Niente da fare, tocca solo provare con rimedi empirici. Tipo: spegnere la luce, cantargli l'inno dell'Inter come ninna nanna, fargli vedere “porta a porta” in tv, scorazzarlo col passeggino di stanza in stanza (che poi la casa quella è), raccontargli stupidi aneddoti o parlargli come se fosse un cretino. Ad un certo punto le colichette gli passeranno, e sarete felicissimi perché penserete di aver trovato il rimedio, l'indomani basterà rifare la stessa cosa (es. cantargli “pazza inter amala”) e subito smetterà di piangere.
Subito una cippa! Non servirà a niente, e sarà inutile anche cercar di ricreare le stesse condizioni della sera prima, come vestirvi o pettinarvi allo stesso modo, andare in quella determinata stanza o sbagliare quelle parole della canzone. E' che non c'è rimedio, tocca aspettare che l'intestino si liberi, e lo farà con una serie di ruttini, di puzzette o di cacchette. Passare il tempo ad invocare un ruttino o una puzzetta di un bambino e poi esultare per l'evento manco fosse un gol nel derby è una esperienza che tutti dovrebbero fare, almeno una volta nella vita, anche i preti, quelli che tanto parlano di famiglia ma poi di fare figli non gli passa nemmeno per la testa.
L'altro problema delle colichette è la durata. Quando l'ho chiesto per la prima volta ad un amico mi ha detto che durano circa un mese, poi ho provato con la vicina di casa e mi ha parlato di 40 giorni, e siamo più o meno lì, poi è toccato a mia zia secondo la quale non sarebbero andate via prima del terzo mese, e così via fino a 5 mesi, a quel punto confesso che ho smesso di fare domande, ancora un po' e il bambino avrebbe avuto le colichette fino alla partenza per il militare...
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8 commenti:
Tre mesi, sandro, e vai tranquillo...nun te preoccupa'...!
giuann
se lo dici tu mi fido...
Vai alla grande,lo dice un papa'collaudato,questa estate portalo a Faeto,aria fresca,boschi,le case costano poco,u criatur magn assaie e cresc.In bocca al lupo
Michele detto Lino
Faeto? sarà fatto.
PS: crepi il lupo, assessò.
madò... ma daniela lo sa che mentre a lei vengono i capelli dritti tutte le notti... tu... prendi appunti per il blog?????
madò...
comunque aspetto con ansia la puntata: cambio del pannolino!!!!!
:-)
Sandro invece di lamentarti sulle colichette aspetta! Nella vita ci sarà sempre qualcosa di peggiore che ti terrà sveglio.
Di un bacio al piccolo tanto questo è solo l'inizio!
Aspetto anch'io con ansia il cambio del pannolino, secondo me prima o poi scrivi un libro e ci guadagni pure i soldi sulle colichette.A
Francesca
x Chiara: per forza di cose a me i capelli dritti non possono venire :-)
x Francesca: per ora non mi lamento, da quando ho scritto il post le colichette sono quasi sparite, si vede che il blog porta bene.
il post sul pannolino arriverà prima del week end. Quanto al libro: se gli spunti continuano ad arrivare magari ci penso...
Sandro quando Fabio diventerà maggiorenne, poi gli dovrai passare i diritti d'autore ed anche una buona parte dei tuoi risparmi per i diritti sull'infanzia.
Dai un bacio al piccolo.
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