martedì 5 febbraio 2008

SIT-IN CONTRO LA CRIMINALITA'




Un articolo sul sit-in di domenica che ho scritto per L'ATTACCO di oggi.



C'è voglia di partecipazione tra i giovani (e non solo) della città, e l'hanno dimostrato le tantissime persone che domenica pomeriggio hanno preso parte al sit-in svoltosi presso l'Isola Pedonale “contro ogni mafia e illegalità e di solidarietà verso tutti coloro che hanno ricevuto minacce e intimidazioni”. Ad organizzare l'iniziativa un eterogeneo comitato formato da una ventina di associazioni che spaziavano da quelle di ispirazione cattolica a quelle più vicine alla sinistra, dalle associazioni di volontariato ai comitati di quartiere, dagli amici di Beppe Grillo ai gruppi paficisti.

Tutti a firmare per manifestare solidarietà all'assessore alla legalità Lino Del Carmine, al giornalista Luca Pernice, al sindacalista CGIL e alla consigliera circoscrizionale recentemente oggetti di minacce anonime. Ma non solo per quello: nel manifesto si leggeva, tra le altre cose: Noi giovani vogliamo dare un segno di orgoglio e civiltà in questa città ogni giorno ferita dall’arroganza e dalla violenza di chi intende continuare a vivere sulla sofferenza e lo sfruttamento degli altri; di chi agisce nel buio, nell’omertà e nell’indifferenza generale opponendosi ad ogni forma di crescita umana, morale e culturale. Vogliamo, senza se e senza ma, dire no alla violenza e alla mafia. Vogliamo tenere la testa alta e lo sguardo diritto in avanti consapevoli che c’è molto da fare e cambiare a cominciare dalla nostra responsabilità ad impegnarci e migliorare. Cominciamo con il parlarne”.

In molti si sono avvicinati a Del Carmine (Pernice era a casa bloccato da un frattura) per dargli una pacca sulla spalla o stringergli la mano e invitarlo a non farsi intimidire ma proseguire le sue battaglie, tantissimi si sono complimentati con gli organizzatori e hanno fornito la propria disponibilità per eventuali iniziative future per cercare di liberare la città dal controllo della criminalità.

Portavoce degli organizzatori è stato Paolo Delli Carri, che ha spiegato che l'iniziativa è nata da un tam tam di e-mail e che l'intenzione è quella di mettere in rete le persone ed i gruppi per valutare in che modo poter continuare un cammino comune evitando divisioni che su questi temi non dovrebbero esserci.

Prossimi appuntamenti per il “popolo della legalità” foggiano saranno il 7 febbraio, quando presso il Tribunale della Dogana ci sarà un incontro con Don Luigi Ciotti, fondatore dell'associazione anti-mafia Libera, e il 17 marzo, quando al Liceo Scientifico Alessandro Volta verrà celebrata la giornata nazionale della memoria delle vittime delle mafie con il magistrato Giancarlo Caselli.
(Sandro Simone)

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Da non dimenticare che nella mattinata dello stesso giorno, per iniziativa del circole La Merlettaia di Foggia, presso "gli ex giardini di piazza Giordano" c'è stata un'altra manifestazione spontanea, dal basso, per esprimere il dissenso dei cittadini verso il modo di intervenire su quello che è da considerarsi bene pubblico. Cartelli, manifesti, disegni, fotografie e quant'altro sono stati affissi all rete di recinzione. Chiunque passava si è interessato al problema e ha detto la sua.
Sarebbe ora che questo tipo di iniziative, come quella del sit-in contro la criminalità, si moltiplicassero, sembra essere il solo modo perchè la gente si ritrovi, discuta, esprima il proprio pensiero e faccia sentire il fiato sul collo ad amm.ni ed istituzioni varie.
Riconquistiamo il territorio, riprendiamoci la parola, basta con le deleghe in bianco, confronto e controllo continuo.

Sandro ha detto...

Concordo, come ho scritto nell'articolo ultimamente c'è una voglia di partecipazione che va presa al volo. Peccato che l'avvicinarsi delle elezioni cambierà molte cose. Comunque per quel poco che può valere il mio blog è a disposizione.

Anonimo ha detto...

condivido la proposta di Raffaele,credo che uno dei motivi di dissenso ada parte di molti cittadini attenti alla vita amministrativa della nostra città sia proprio quello di non essere coinvolti.oggi ne parlavo con il Sindaco proprio della vicenda di piazza giordano che devo dire con molta foga in giunta blocco'lail possibile spostamento delle statue,sarebbe stato opportuno fare un forum cittadino con tanto di plastico e tecnici a supporto per spiegare dei perchè a molti sconosciuti.Michele detto Lino,andiamo avanti cosi' grazie a Sandro

Anonimo ha detto...

finalmente le iniziative del popolo iniziano ad avere la meritata visibilità. credo e spero che si moltiplichino le iniziative per dare un volto nuovo alla nostra amata città.
ninni grillo

Anonimo ha detto...

e se invece, sandro, utilizzassimo il tuo blog, così come gli altri, i vari forum, muri e muretti proprio in e per questo periodo preelettorale, per alzare la voce, gridare i bisogni (non personali) che ognuno avverte, dare indicazioni sulle candidature, condizionarle, se è possibile, visto il sistema elettorale supercondannato ma che comunque dovremo ingoiarci ancora.
Io so già da che parte buttarmi, per convinzione ideologica e comunque perchè è quella la parte che più mi rappresenta, non voglio convincere nessuno a seguirmi, cioè non userei il tuo blog per fare campagna elettorale se non provocato. Invece, si, veramenete trasversale potrebbe essere il messaggio, non tutti contro la politica, ma io a dare addosso ai miei e "tu" ai tuoi; resteremmo ognuno della propria opinione, ma lanceremmo uno stesso messaggio.
Ti pare niente!!??
Circa la possibilità e la volontà d'ascolto dell'altra parte non posso preconizzare niente.

Sandro ha detto...

Il blog non chiude mica, nè le elezioni mi spaventano. E' solo che le contrapposizioni elettorali renderanno più difficili e meno interessate eventuali iniziative pubbliche. Comunque teniamoci in contatto, sarei felice, ad esempio, di poter contribuire a scrivere una carta di impegni da sottoporre ai candidati.

Anonimo ha detto...

mi sono convinto, per l'esperienza fatta (età, lavoro, senso di partecipazione)che le contrapposizioni, il più delle volte studiate a tavolino e dico anche fra le parti contrapposte, vengono dall'alto, "noi" le subiamo e scioccamente le assorbiamo fino al punto che in un ipotetico "Porta a Porta" fra gente comune si arriverebbe alle mani, lì solo dialettica e politichese. C'è il bianco, il grigio e il nero, noi abbiamo una serie di partiti da una parte e dall'altra, che arrivano a fare programmi comuni, a governare insieme, ma poi....

A proposito di una carta di impegni da sottoporre ai candidati, non so se intendi a livello locale o nazionale ma sempre per le prossime politiche,
cosa potrebbe contrappore me a uno dell'altra parte se inizi a scrivere:
1° un limite di età per candidarsi
2° candidarsi in un unico collegio
3° favorire le candidature (ai primi posti in lista col sistema elettorale vigente)di persone che lo vogliono fare solo per servizio al Paese, che si accontentano dello stipendio, salario o pensione che già prendono, rimborso viaggio in seconda classe, alloggio alla casa dello studente, insomma rimborso spese ridotto all'osso
4° blocco del proliferare delle province rivedendo quelle già fatte
(ci lamentiamo dei costi della politica, ma vorremma una provincia per ogni quartiere)
5° revisione immediata dei compensi ai supermenager pubblici, ai commissari...

ho sentito bene che quelli per la munnezza a napoli e in campania pendevano 95.000 euro/mese!!?? Ma fosse anche all'anno, è possibile prendere a schiaffi disocuupati, sottoccupati, precari, lavoratori a 1000/1500 euro mese!!?Gesù, Gesù è possibile per non dire kristo e madonna!!??
Che cosa dividerebbe me da quello dell'altra parte a meno che non è un supermenager
Non sono contro la politica, sono contro la politica ingiusta.

Sandro ha detto...

Copincollo un post pubblicato da Francesco Quitadamo sul suo blog
http://francescoquitadamo.blogspot.com/



Ieri, a Foggia, si è svolto il sit-in di "Insieme contro la criminalità". All'iniziativa hanno aderito 20 associazioni: sinistra giovanile e Azione Cattolica; i grilli di Foggia e il circolo "La Merlettaia; Acli e Arci. Di giovani, davanti al gazebo dell'isola pedonale, ce n'erano molti. Hanno distribuito un volantino: "Vogliamo dare un segno di orgoglio e civiltà in questa città ogni giorno ferita dall'arroganza e dalla violenza di chi intende continuare a vivere sulla sofferenza e lo sfruttamento degli altri"; di chi agisce nel buio, nell'omertà e nell'indifferenza generale opponendosi ad ogni forma di crescita umana, morale e culturale. Vogliamo esprimere vicinanza a tutte le persone offese, consapevoli che la prossima volta potremmo essere noi ad essere presi di mira. Vogliamo dire no alla violenza e alla mafia. Vogliamo tenere la testa alta e lo sguardo dritto in avanti, consapevoli che c'è molto da fare e da cambiare, a cominciare dalla nostra responsabilità a impegnarci e a migliorare". Abbracci, sorrisi e strette di mano all'arrivo di Lino Del Carmine, l'assessore comunale che nei giorni scorsi ha ricevuto una lettera minatoria con riferimenti al suo impegno contro la criminalità. La gente che passa è incuriosita, ma neanche tanto. Alcuni signori prendono il volantino e tirano avanti. Risolini imbarazzati-finto cinici. Rassegnazione, più che indifferenza. Scoramento dissimulato. Ma la testimonianza di quei ragazzi non è inutile. Ci sono tante Foggia. Bisogna far crescere quella giusta. Prima che scappi oltre confine o raggiunga la maggioranza che si rifugia nel privato.

Sandro ha detto...

x Raffaele

Io mi concentrerei più sulle elezioni provinciali e su questioni pratiche. Solo lì abbiamo qualche speranza far leggere le proposte ai candidati e di "costringerli" a pronunciarsi pubblicamente.

Anonimo ha detto...

Credo che quello che dice Raffaele sia reale, un esercizio continuo di partecipazione evidentemente necessario. Anche io penso sia più efficace oltre che strategico concentrarsi su questioni concrete, "alzare le voci" che vengono dal territorio! Teniamoci informati e collegati.
paolo

Anonimo ha detto...

certo, convengo che il controllo e il riscontro è più facile farlo a livello locale, ma qui, come vedete, si è scatenata una lotta di campanile sulla città di nascita e provenienza del prossimo presid. della giunta prov.le.
E' un assurdo che io di foggi mi debba preoccupare su qeullo è di manfredonia o lucera, e che me ne fotte se quello riesce, se gli altri dormono,a dirottare risorse solo verso manfreonia. CReasse pure ricchezza e posti di lavoro, è sempre meglio andare a lavorare a Manfredonia e non a Milano.Questo è lo spartiacque fra una parte e l'altra, poi dice che non lo devi dire, si passa dal nazionalismo al campanilismo più
sterile, e poi alla difesa dell'aorticello di casa propria.