martedì 8 gennaio 2008

ASPETTANDO HARRY POTTER



(articolo pubblicato da L'ATTACCO di oggi 8 gennaio 2008)

Dopo la vigilia di Natale e quella di Capodanno quest'anno i foggiani hanno vissuto un'altra vigilia, quella del 5 gennaio. Stavolta non si aspettava la nascita di Gesù Bambino o l'arrivo dell'anno nuovo ma l'uscita di HARRY POTTER E I DONI DELLA MORTE, l'ultimo libro della saga del maghetto di Hogwarts.
Bastava fare un giro per i locali della piazzetta per imbattersi in gruppi di ragazzi che guardavano di continuo l'orologio per controllare quanto mancasse alla mezzanotte, l'argomento di discussione era sempre lo stesso: ci sarà un ottavo libro? Chi saranno gli amici di Harry che moriranno, Hagrid, Ron o Hermione? Alla fine capiremo se Piton è buono o cattivo?
Poi al suono della campana della Cattedrale tutti alla Libreria Edicolè, dove c'erano almeno una quarantina di persone in fila per essere i primi a portarsi a casa il libro.
Chi pensava di trovarci la classica famigliola mamma-papà-bambino si è trovato davanti ad una sorpresa, a quanto pare il lettore foggiano di Harry Potter ha dai 16 ai 25 anni, prevalgono le ragazze ma ci sono anche molti ragazzi. Ci sono le studentesse di lettere ma anche gli studenti di ingegneria, la ragazzina coi vestiti firmati e il suo coetaneo con la kefiah, insomma in una città piena di divisioni il maghetto con la cicatrice sulla fronte mette tutti d'accordo, più di quanto ci riescano il Sindaco, il Vescovo o il Prefetto.
D'altronde sembra che le virtù riunificatrici di Harry Potter non valgano solo per la nostra città, basti pensare che qualche settimana fa una inchiesta de l'Epresso ha svelato che Harry Potter sarebbe, dopo il Corano, il libro più letto perfino dai detenuti di Guantanamo. Chissà cosa pensano quando leggono della prigione di Azkaban dei suoi guardiani, i cattivissimi Dissennatori.
Un amico mi saluta un po' imbarazzato e mi dice di essere venuto a comprare il libro per il fratellino, manco avesse tra le mano un film porno, quasi tutti gli altri invece rivendicano il loro amore per il personaggio creato da Joanne Kathleen Rowling, che grazie a lui è diventata più ricca della regina d'Inghilterra.
L'altro particolare, non da poco, è che in un periodo in cui ad ogni piccolo aumento del prezzo del pane o del latte montano le proteste, nessuno si è lamentato di dover tirar fuori 23 euro per il libro. Un economista direbbe che il libro di Harry Potter è un bene a domanda rigida, anche se fosse costato 30 euro l'avrebbero comprato lo stesso, come a Foggia capita solo con i farmaci salvavita e il biglietto della Curva Sud.
La libreria, come la sua “concorrente” Ubik di Foggia e tantissime altre nel resto d'Italia, aveva preparato dolcetti e spumante per festeggiare l'uscita del libro, ma ancora una volta ieri i lettori foggiani hanno smentito gli stereotipi che vogliono che nella nostra città i buffet gratuiti vengano presi d'assalto, dopo aver acquistato il libro ieri tutti correvano a casa dicendo di non vedere l'ora di iniziare a leggerlo. Stanotte non si dorme, in molti cercheranno di leggere il libro fino a quando gli occhi non si chiuderanno, un giovane marito mi guarda sconsolato, oggi niente sesso, colpa di Harry Potter.
Chi scrive ha evitato accuratamente le storie di Harry, Ron ed Hermione fino al terzo libro, poi la pressione di una fidanzata appassionata di Hogwarts e la curiosità scaturita da un appello della Chiesa Cattolica a non leggerlo hanno avuto la meglio. In pochi mesi li ha letti tutti ed è finito farsi fotografare sul binario nove e tre quarti della stazione londinese di King's Cross, ma soprattutto ora è certo che lo perdonerete se lascia l'articolo incompleto per correre anche lui a leggere il libro.

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