venerdì 9 novembre 2007

Aspettando Foggia-Manfredonia

Puntuale come una cambiale ecco l’estratto della mia previsione di Foggia-Manfredonia che è su L’ATTACCO di domani. Come ogni settimana pubblico la parte relativa al protagonista, da questo numero c’è anche un pezzo di colore… per il risultato invece vi tocca sempre comprare il giornale…

I PROTAGONISTI
Gli ex Pavone e Pagliarulo
I protagonisti della giornata sono stati il diesse del Manfredonia Peppino Pavone e il jolly difensivo Luca Pagliarulo. Quest’ultimo è uno dei tanti calciatori che in estate, non rientrando nei piani del Foggia, è stato ceduto. Forse perché di origini foggiane o forse per via delle difficoltà avute dalla difesa foggiana è però uno dei più rimpianti in città, proprio di questi giorni è infatti la notizia che il Foggia sta tentando di riacquistarlo al mercato di riparazione di gennaio.
Rimpianto anche Peppino Pavone, diesse rossonero ai tempi Zemanlandia, richiamato al primo anno della presidenza Capobianco ma poi non confermato l’anno dopo per far posto a Salerno. Anche a Manfredonia Pavone ha dato una dimostrazione delle sue capacità di costruire una squadra competitiva spendendo pochissimo e soprattutto scovando giovani interessanti, tra essi spiccano il portiere Frison e l’attaccante Sau in settimana convocati per una partita della nazionale under 20 insieme a tanti altri giovani calciatori di serie A e B.
Non c’è bisogno di fare un sondaggio per scoprire che Pavone insieme a Zeman, al volo per Milano e alla Corte d’Appello è tra i desideri proibiti dei foggiani, speriamo che non restino tali…

IL DERBY
Pensi al derby e immagini quelli di Milano, Torino, Roma o Genova, ma il derby Foggia-Manfredonia è diverso dalle stracittadine della lanterna, della mole o della Madonnina, ed è diverso anche da quelli delle città vicine ma storicamente rivali come Pisa e Livorno o Reggio Calabria e Messina. Qui non ci sono sfottò per tutto l’anno, non ci si fa il tifo contro, i dirigenti non fanno polemiche e i tifosi non minacciano di menarsi. Fino a qualche anno fa i manfredoniani sono venuti allo Zaccheria a tifare per i rossoneri, così come i foggiani hanno esultato per la doppia promozione dei sipontini, e durante il campionato la maggior parte dei tifosi è contento se l’altra squadra vince.
A marzo a tentar di rovinare la festa sportiva c’è stato l’episodio dell’aggressione del giornalista foggiano Antonio Di Donna avvenuta al Miraramare, ma la speranza è che la maggioranza di tifosi civili abbia il sopravvento e non ci siano vendette o scontri.
Ora siamo contro e malgrado a Foggia si continui a dire che i veri derby sono quelli con Bari e Lecce (che poi chissà quando li ri-giocheremo) quella con i biancazzurri sta diventando una vera e propria classica. Negli ultimi due anni siamo pari, due pareggi ed una vittoria a testa, entrambe ottenute in casa, l’anno scorso allo Zaccheria il Foggia vinse 2-1 con un gol di Princivalli al 93′.
Per anni Manfredonia ha rappresentato per i foggiani la città dei ristoranti dove mangiare il pesce fresco, del gelato preso da Tommasino dopo una giornata al mare a Siponto, degli scaldatelli, delle mozzarelle della Silac e delle ragazze più carine della provincia, forse della regione. Poi dopo la chiusura di quella maledetta fabbrica che inquinava il mare e uccideva i lavoratori, c’è stato il “Contratto D’Area” e con le tante aziende arrivate si sono create le condizioni per rinforzare la squadra di calcio. Ora nonostante molte fabbriche stiano chiudendo la squadra c’è ancora, e grazie a Pavone se la cava anche molto bene. Un consiglio ai foggiani: è inutile pensare alla serie A e ai derby con Bari e Napoli, il presente sono la serie C ed il Manfredonia, ed è meglio che vincere se non vogliamo che queste partite siano anche il futuro.

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