sabato 30 ottobre 2010

Don Rosario: un prete nel pallone


mio articolo pubblicato su Sudsport


Quella che vi raccontiamo stavolta è la storia di un atleta foggiano un po' particolare, si tratta Don Rosario De Rosa, sacerdote foggiano quarantenne, che mentre andiamo in stampa è in partenza per Gerusalemme, dove giocherà con la Nazionale Italiana Sacerdoti. Si tratta di una squadra di preti accomunati dalla passione per il calcio che, su iniziativa dell'ex calciatore Moreno Buccianti, dal 2005 gira il paese per giocare partite il cui incasso viene devoluto in beneficenza.

Dopo oltre 100 partite giocate in questi anni è arrivato il primo impegno internazionale, che tra l'altro ha un valore simbolico importantissimo, il primo trofeo “un gol per la pace” vedrà infatti incontrarsi, nello stadio di Betlemme, la squadra di Mister Buccianti e la squadra dell'Autorità Palestinese, quella che, quando il paese verrà riconosciuto come Stato, diventerà la Nazionale Palestinese. Proprio per il suo valore simbolico la partita è molto attesa sia dalle autorità religiose che civili, la spedizione prevede, tra l'altro, anche momenti di incontro e di condivisione con la popolazione locale.

A difendere i pali della squadra italiana da tre anni c'è Don Rosario De Rosa, che la domenica, dopo aver celebrato Messa, indossa guanti e scarpini e va a giocare con l'Arpi Foggia, in Prima Categoria, e che in passato ha militato in altre formazioni dilettantistiche, disputando alcune stagioni anche in Promozione.

Per Don Rosario il calcio è innanzitutto un divertimento, ma anche un modo per star vicino ai giovani, gli spogliatoi sono infatti un luogo straordinario di condivisione e molti suoi compagni di squadra ne approfittano per confessarsi o comunque chiedergli consigli, inoltre anche nelle parrocchie in cui ha prestato servizio ha sempre cercato di stare molto tempo in oratorio per entrare in contatto con i ragazzi.

Anche per questo una volta appese le scarpe e i guanti al chiodo don Rosario vorrebbe vorrebbe poter continuare a frequentare i campi da gioco, magari allenando i ragazzi per scoprire talenti ma soprattutto perché il calcio può essere un ottimo veicolo di educazione e di evangelizzazione.

Infine Don Rosario ci racconta della sua passione per l'US Foggia e ci dice di essere molto ottimista sul futuro dei giovani di Zeman e Pavone, ma soprattutto spera che la rinata passione per il calcio possa riaccendere le speranze e dare qualcosa in cui credere anche a tutta la città, messa in ginocchio dalla crisi. Magari a partire dal calcio dilettantistico, che vive grosse difficoltà per via della perenne mancanza di strutture e dell'inutilizzabilità di alcuni campi.

Info: www.sacerdoticalcio.it 

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