sabato 3 luglio 2010

Se divento ricco mi compro il Foggia... e pure la Masi e la Libertas...

mio articolo pubblicato su Sud Sport di questa settimana


Provate a chiedere ad un foggiano cosa farebbe se vincesse il Superenalotto, una delle primissime risposte sarebbe: “m'accatt u Fogg”. In realtà l'anno scorso stavamo per assistere ad una storia del genere quando Raffaele Ciuccariello disse che aveva ricevuto una eredità milionaria e voleva investire una parte dei suoi soldi comprando la squadra rossonera, ma la cosa non si concretizzò, in ogni caso si trattò della conferma che dopo “il casacchione e il macchinone” il sogno di tutti i neo-ricchi è comprare la propria squadra di calcio.

In questi giorni ci ho pensato anche io, dovessi diventare multi-milionario mi sentirei obbligato, oltre che a fare un po' di cose per lo sviluppo della città, a comprare l'US Foggia e cercare, non dico di portarla in serie A, ma almeno darle quella stabilità che la città e la tifoseria meritano...
Le società sportive però sono come i parenti, se ne aiuti uno devi farlo con tutti, e così leggendo le cronache sportive di questi giorni mi sono convinto che occorrerebbe dare una mano anche alla Libertas di Basket e alla Masi di Pallavolo, anche loro gloriose società che al momento in cui mandiamo in stampa il giornale hanno grosse difficoltà economiche.

Il problema è che non sono molto fortunato, e soprattutto non gioco quasi mai, in questo modo le possibilità che a risolvere i problemi delle società sportive foggiane possa essere io sono davvero poche... e ho paura che sia quasi inutile anche sperare che il Superenalotto lo possa vincere qualcuno di voi lettori di Sudsport. Com'era quel proverbio sul tizio che visse di speranza?

Insomma tocca cercare alternative... Va detto che le questioni US Foggia, Masi e Libertas sono diverse sotto molti aspetti, primo fra tutti l'impegno finanziario che viene richiesto, se infatti per il calcio foggiano servono un paio di milioni di euro l'anno, gli importi per Libertas e Masi sono decisamente più bassi, nel loro caso basterebbe anche l'impegno di un gruppo di professionisti, commercianti o artigiani per garantire la salvezza della squadra e l'iscrizione al campionato.

E noi che non siamo ricchi che facciamo, passiamo il tempo a protestare e lamentarci? E se invece potessimo fare anche noi la nostra parte? Per esempio potremmo iniziare stando più vicini alle squadre della città, abbonandoci e magari rinunciando al biglietto omaggio, riconoscendo la passione dei dirigenti o l'impegno di quegli imprenditori che provare a restituire alla città una parte di quello che hanno avuto, o eventualmente donando non solo i nostri soldi ma anche un parte del nostro tempo alle tante società dilettantistiche attive a Foggia... e soprattutto giocando ogni tanto una schedina, che non si sa mai dovessimo vincere...

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