sabato 21 novembre 2009

Zero nuovi soci

mio articolo pubblicato sul quotidiano L'Attacco di oggi.

In questi giorni spopola su facebook l'immagine di una maglietta rossonera con il numero 0 e, al posto del nome del calciatore la scritta “nuovi soci” in modo che si possa leggere “zero nuovi soci”. L'immagine è stata pubblicata sulla pagina satirica FOGGBOOK, ma come spessa capita in questi casi va presa come un segnale di quanta poca speranza ci sia in città nell'arrivo di soldi freschi per l'US Foggia. A questo va ad aggiungersi la battuta secondo la quale le prime otto delle oltre 2300 domande per il fondo di solidarietà della Caritas sarebbero state presentate dagli otto soci del Foggia, e subito dopo sarebbero arrivate quelle dei calciatori in attesa del pagamento degli stipendi.

Scherzi a parte la situazione appare comunque complicata, per ricostituire il capitale sociale occorrono circa 800 mila euro, e degli otto soci sono ormai rimasti solo in quattro (Capobianco, Di Carlo, Scirano e Amodeo) a tirar fuori i soldi, e non sembrano aver voglia di continuare, lo stesso Scirano in settimana ha dichiarato che se non ci saranno novità a fine anno si fermeranno anche loro.
Martedì c'è stata anche una riunione presso la sede di Assindustria in cui Capobianco & C. hanno rinnovato le richieste agli imprenditori foggiani di entrare nella società, ma per risanare la situazione e ricapitalizzare la società ne servirebbero una trentina in grado di tirar fuori 30-40.000 euro l'uno e all'incontro in Via Valentini Vista Franco su 300 invitati se ne sono presentati solo in 6.

Ma perché un imprenditore, in una città dove l'economia non è certo florida e in un momento di crisi mondiale, dovrebbe tirar fuori questi soldi? Per restituire alla città una parte di quello che gli ha dato o per non veder morire il calcio in città? Chissà perché ma pensiamo che non ci sarà qualcosa di veramente nuovo la situazione non si risolverà facilmente.

Si torna intanto a parlare della possibilità di vendere a gennaio Salgado se dovesse arrivare una buona offerta, il problema è che il cileno ha uno stipendio decisamente superiore a quello della media dei suoi compagni e cederlo significherebbe risparmiare un bel po' di soldi, ma il campo ha anche dimostrato che “el pescador” è l'unico che può far evitare la retrocessione alla squadra.

Insomma, come direbbero su foggbook, “viste a madonne e spugghjie a Gese Criste”.

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