venerdì 29 maggio 2009

Un cero per San Playoff


articoli tratti dal quotidiano L'Attacco di sabato 30 maggio 2009.


ACCENDIAMO UN CERO A SAN PLAYOFF

I tifosi rossoneri farebbero di tutto per aiutare la loro squadra a sfatare il tabù dei play off, purtroppo come abbiamo visto negli ultimi due anni per vincere questa specie di lotteria non bastano l'impegno dei calciatori e il tifo indiavolato dello Zaccheria (e quando l'Osservatorio lo permette anche fuori), c'è bisogno che gli arbitri non ci penalizzino e che la fortuna ci accompagni, basta pensare alla rete segnata dalla Cremonese con Agazzi a terra e soprattutto al gol della vita segnato da Rivaldo al Partenio.
E così oltre ai riti scaramantici qualcuno ha pensato di rivolgersi a qualche santo, e dato che non volevano essere blasfemi quelli del sito calciofoggia.it ne hanno creato uno nuovo: San Playoff. In realtà San Playoff ha un collega illustre, quel San Cuartos (San Quarto di finale) inventato dagli spagnoli per aiutare la nazionale iberica a battere l'Italia agli europei 2008. Per la cronaca quella volta l'aiuto dall'alto arrivò e la Spagna eliminò gli azzurri ai rigori e poi vinse addirittura il Campionato Europeo.
Fino ad ora sono stati tantissimi i ceri accesi a San Playoff, basta vedere le tante candele dedicategli e pensare che se ne accende una ogni cinque preghiere, ed anche l'ormai immancabile pagina del santo su facebook ha tantissimi fans.
Ci sono quelli che chiedono l'intercessione del santo per “storcere” i piedi dei calciatori beneventani, quelli che lo invitano a garantirci un arbitraggio favorevole, ma soprattutto si invoca la benedizione su Salgado & C, e proprio il cileno è fra quelli su cui maggiormente si concentrano le preghiere. Molti ricordano nelle loro preghiere che la promozione sarebbe il giusto premio per la fede con la quale hanno santificato le domeniche allo Zaccheria e fatto tanti pellegrinaggi negli stadi-santuari delle città in cui i discepoli di Novelli giocavano in trasferta.
Alcuni ricordano al loro protettore che hanno già passato l'inferno di Avellino e il purgatorio di Cremona, ora manca solo in paradiso, non mandano quelli che si impegnano a fare fioretti se il santo farà la grazia, tra essi spicca un utente che giura che darà il nome del santo al suo primogenito o uno che, giocando sul nome dei calciatori rossoneri, promette di fare volare “Colomba e Colombaretti”.



IL PROTAGONISTA
IL DODICESIMO UOMO IN CAMPO

Siamo ormai abituati a sentir parlare del pubblico come dodicesimo uomo in campo, spesso si tratta di parole dette da calciatori e dirigenti per ingraziarsi i tifosi, o peggio ancora dette dai tifosi stessi per illudersi che quando la squadra vince è anche grazie a loro.
A volte invece pare non sia così, ed è il caso del Foggia, che quest’anno allo Zaccheria ha ottenuto 13 vittorie, 4 pareggi e nessuna sconfitta. 43 punti sui 56 totali Pecchia & C li hanno realizzati tra le mura amiche, dove tra l'altro hanno battuto la promossa Gallipoli e le altre due semifinaliste dei play off Arezzo e Crotone. Impressionante anche il conto dei gol, 29 fatti e solo 11 subiti. E dato che il campo di Via Gioberti non presenta particolari caratteristiche che possano favorire la squadra di casa, come ad esempio potrebbe capitare a Manfredonia e Gallipoli, pare proprio che ad aiutare la squadra di Novelli siano stati i tifosi, tra l'altro i più numerosi del girone e probabilmente anche i più caldi.
Nei play off servirà un supplemento di impegno, ma siamo certi che gli sportivi foggiano non si tireranno indietro, un pubblico che ha seguito costantemente la propria squadra anche in C2 non si lascerà certo tentare da una gita al mare nella domenica più importante dell'anno.

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