sabato 9 maggio 2009

L'Università e i fondi di caffè

Uno fa i sacrifici per mandare il figlio all’università, quello si laurea in Scienze dell’Alimentazione, poi magari fa un master, e poi finalmente arriva un giorno in cui ti dice che ha coronato il suo sogno di diventare ricercatore universitario. Roba da scena madre di un film di Mario Merola.

- Bravo figlio mio, diventerai uno scienziato.
- Si papà, inizio a lavorare il mese prossimo. E’ una ricerca che dura solo due mesi.
- Ma ti pagano?
- Certo papà, mi daranno quasi 2500 euro.
- E cosa studierai? Un nuovo alimento per eliminare la fame nel mondo? Un modo per far conservare i cibi senza farli scadere?
- No papà, studierò i fondi di caffè?
- I fondi di caffè? E che ti sei messo a fare l’indovino?
- No papà, è una cosa importante. Dobbiamo capire perché in fondo alle tazzine di forma il caffè.
- Figlio mio, starai pure diventando una scienziato, ma a me sta cosa mi sembra una stronzata…

Scherzi a parte, è tutto vero, andate a questo link www.unifg.it/fpl/borse/default.asp e troverete:

Procedura selettiva, per titoli e colloquio, per l’assegnazione di una borsa di studio della durata di 2 mesi per lo svolgimento di un programma di ricerca dal titolo "Studio sulle cause della presenza di fondi nella tazzina di caffè espresso" presso il Dipartimento di Scienze degli Alimenti Centro.

Mi permetto di dare alcuni suggerimenti per i prossimi progetti:
- Studio sui residui di Borghetti nella bottiglietta di Borghetti
- Studio sulla presenza di sabbia in macchina dopo essere stati al mare
- Studio sui rutti fatti dopo abbondante bevuta di birra

come sempre se volete segnalarne altri aggiungete pure un post.


(grazie ad Antonio Forina per la segnalazione)

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