sabato 10 gennaio 2009
Gli spettatori paganti - Foggia in freezing
Miei articoli tratti dal quotidiano L'ATTACCO in edicola oggi.
IL PROTAGONISTA
GLI SPETTATORI PAGANTI
Protagonista della settimana è stato il pubblico rossonero questa volta non parliamo degli ultras, ma di chiunque vada allo stadio, anche in gradinata e tribuna. Il Foggia è infatti la squadra del girone B con più spettatori, siamo a quasi 4.000 presenti in media, con punte di 4.800 per le partite contro Arezzo e Gallipoli. Seguono Perugia, Benevento e Ternana. Un primato ancora più significativo se si aggiunge che è arrivato in un anno in cui a Foggia c'è stato un netto calo degli abbonati e più di una volta non è stato consentito alle tifoserie ospiti di essere presenti allo Zaccheria. Solo una curiosità: nel conteggio ci sono anche i tagliandi omaggio mentre non sono ovviamente inseriti gli spettatori che entrano senza biglietto. Chissà se a Foggia sono più o meno della media del girone.
Altra classifica in cui i foggiani sarebbero sicuramente al primo posto è quella delle presenze in trasferta, a tal proposito va segnalato che il biglietto per il settore ospiti di Potenza-Foggia costava 15,50 euro, all'andata i potentini che vennero allo Zaccheria pagarono solo 10 euro. Non sarà che i lucani vogliono recuperare in questo modo il calo del prezzo del Petrolio estratto nella loro regione?
CURIOSITA'
FOGGIA IS FREEZING
Il 27 dicembre un centinaio di ragazzi foggiani, organizzatisi tramite il sito SmallTownFoggia.net ha realizzato “Foggia is Freezing”, una iniziativa già sperimentata in altre città con la quale una moltitudine di persone si ritrova in un luogo affollato, compie un'azione insolita e poi si disperde. A Foggia si sono ritrovati in piazzetta e, allo scoccare delle campane della Cattedrale, sono rimasti immobili per tre minuti, assumendo le posizioni più stravaganti. Chi c'è stato dice che i 180 secondi in cui la piazzetta sembrava piena di statue sembravano interminabili, con tutti a chiedersi se si trattasse di una protesta, di una trovata pubblicitaria o di un gesto di follia collettiva. Poi tutti sono tornati a casa e la vita ha ricominciato a scorrere come prima.
E' una metafora di quello che a in città succede spesso, solo che nella vita reale quando di solito qualcuno riesce a prendere una posizione, specie se comoda, non sta fermo per tre minuti ma per mesi, a volte per anni, e soprattutto non se ne torna a casa a meno che non ci venga mandato di forza.
Per fortuna le cose vanno un pò meglio per l'US Foggia, nel senso che i tre minuti di congelamento in cui tutti si chiedono cosa stia succedendo potranno durare al massimo fino al 2 febbraio, poi sapremo chi arriverà e chi andrà via, e soprattutto se alla prevista riduzione dei costi conseguirà anche una riduzione del tasso tecnico della squadra o se invece Fusco riuscirà a “risparmiare e comparire” come si direbbe dalle nostre parti. Se infatti restasse Salgado e arrivassero Burrai e Sau le partenze di Coletti e Del Core potrebbero non far troppo male.
Entro due/tre settimane probabilmente si saprà anche se Novelli, dopo il panettone, riuscirà a mangiare anche l'agnello pasquale, o seguirà la tradizione degli ultimi anni che vuole che il Foggia non termini mai un campionato con lo stesso allenatore con cui l'ha iniziato, l'ultimo a resistere sulla panchina rossonera per una intera stagione è stato infatti Pasquale Marino nell'ormai lontano 2003-04. Per il momento il mister campano ha la piena fiducia dei soci, ma è chiaro che molto dipenderà anche dall'andamento delle prossime partite. Coraggio, ancora venti giorni di “freezing”.
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