venerdì 18 aprile 2008

10 considerazoni semi-serie sulle dimissioni di Ciliberti



(articolo pubblicato su L'ATTACCO di oggi, la firma se la sono dimenticata)


1. Ciliberti si è dimesso per la seconda volta. La battuta su “Orazio c’era” me la sono già giocata l’altra volta. Stavolta la rubo a Maurizio Crozza: pare che l’ex sindaco abbia modificato lo slogan dei suoi manifesti da SI PUO’ FARE a CHE CAZZO SI PUO’ FARE?

2. Ciliberti ha fatto come l’allenatore dell’Inter Mancini, si è dimesso dopo una sconfitta dimenticando che c’era ancora uno scudetto da vincere. La differenza è a convincere Mancini a restare ci ha pensato Moratti, per Ciliberti al massimo ci sono Raffaele Piemontese e Lello Di Gioia…

3. Se Pontone aveva definito Salatto un “coglione” perché aveva preso le distanze dal suo progetto per Piazza Giordano chissà come definirà Ciliberti, che con le sue dimissioni gli ha fatto perdere uno degli assessorati più ambiti di Palazzo di Città. Ho paura che se potesse lo abbatterebbe come gli alberi di Piazza Giordano.

4. Dicono che in realtà Ciliberti si sia dimesso per i debiti. L’indizio principale è quel volantino trovato sulla sua scrivania su cui c’era scritto “Prestiamo 50.000 euro in 24 ore, anche a protestati e pensionati, astenersi solo sindaci di comuni indebitati”.

5. Pessima settimana per Ciliberti. Lunedì il PD ha perso le elezioni nazionali, martedì lui ha perso contro Leo Di Gioia, mercoledì si è dimesso da sindaco e giovedì è stato rinviato a giudizio. Se continua così ci faranno un film: SETTE GUAI IN SETTE GIORNI.

6. Come quasi tutti gli altri candidati del PD Ciliberti aveva fatto dei manifesti con il suo volto e la scritta IO LO CONOSCO PAOLO. Ora pare che Paolo Campo stia facendo dei manifesti con lo slogan: IO ORAZIO NON LO CONOSCO!

7. Ciliberti è stato rinviato a giudizio per via dell’uso improprio del telefonino da parte di una sua consulente. Altro che “una telefonata ti allunga la vita”, certe volte “una telefonata ti accorcia la legislatura”.

8. Qualcuno dice che le dimissioni di Ciliberti sono una mossa da giocatore di poker per alzare la posta. Come quando uno punta mille euro: o ha una scala reale o bleffa… Il problema è che se bleffa fa una figura di merda atroce… e dalle parti del Comune si sente un brutto odore…

9. Ciliberti si è dimesso con un comunicato di due righe. All’inizio gli assessori pensavano fosse uno scherzo, poi hanno visto che le dimissioni erano state protocollate col numero 142-bis e con data precedente, a quel punto hanno capito che era proprio lui…

10. In questa settimana si sono dimessi Boselli, Pecoraro Scanio, Bertinotti, e Ciliberti. Chi l’ha detto che se ne vanno sempre i migliori?

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