sabato 16 febbraio 2008

Urge un "Blob" rossonero



Due dei quattro articoli che ho scritto per la pagina sportiva de L'ATTACCO di oggi.


URGE UN BLOB ROSSONERO
Mancini e De Paula? “Bidoni portati a Foggia da un direttore sportivo che non parla nemmeno bene in italiano e da una società che va al risparmio”. Rinaldi e Di Roberto? “Il primo un attaccabrighe, il secondo comprato troppo frettolosamente grazie ad una buona prestazione in una amichevole pre-campionato”. Ci vorrebbe un programma televisivo stile BLOB o MAI DIRE GOL che riproponesse le tante dichiarazioni di questo tipo fatte nei talk show serali delle tv locali foggiane.
Specie ora che la fatina Galderisi ha trasformato la zucca in carrozza De Paula pare diventato meglio di Aristoteles, Mancino una sorta di Zidane, Di Roberto e Rinaldi due acquisti degni del Moggi dei tempi migliori… e ovviamente gli stessi esperti che fino ad ora li attaccavano ora fanno finta di niente, anzi lodano i nuovi arrivati pronosticando per loro anche un futuro nelle categorie superiori.
Ma basta fare un giro sui forum internettiani o ricordare le scritte e gli striscioni che prendevano in giro la campagna acquisti rossonera per rendersi conto che i commentatori televisivi non sono certo soli.
D’altronde tutti noi, almeno una volta nella vita, ci siamo trovati allo Zaccheria di fianco al tipico tifoso che insulta per tutta la partita un calciatore e poi se questi segna si volta verso di te e ti dice: “l’avevo detto io che era il migliore”. O forse quel tifoso eravamo proprio noi.
La partita con il Venezia sarà l’occasione per il ritorno a Foggia di D’Adderio, uno che per alcuni mesi è stato lodato perché aveva rimesso insieme i cocci della squadra lasciati da Cuoghi e poi, dopo quel maledetto gol di Rivaldo, è diventato il protagonista negativo della Waterloo foggiana, come se avessimo perso solo per colpa sua.
Tra i tifosi rossoneri spopolerebbe la poesia, erroneamente attribuita a Neruda, che Mastella lesse al Senato quando fece cadere il Governo Prodi, quella con l'elogio di chi cambia idea, percorso e colore. Forse se quel BLOB televisivo ci fosse davvero qualcuno ci penserebbe prima di sparare giudizi affrettati, comunque resta la considerazione che quando si tratta del Foggia è meglio, tanto per usare due espressioni tipiche, commentare quelli che salgono sul carro del vincitore che citare i topi che scappano dalla nave che sta affondando.


IL PROTAGONISTA
I TABU’ SFATATI
Protagonisti della settimana sono i tabù sfatati dalla banda di Galderisi. Si diceva che le partite in notturna portassero sfortuna al Foggia, e infatti da quando sono stati introdotti gli anticipi e i posticipi nelle partite serali i rossoneri hanno raccolto pochissimi punti. L'ultima vittoria in trasferta in notturna risaliva infatti al 2003, quando il Foggia di Marino vinse 2-0 a Chieti con gol di Mariniello e del Core. In realtà anche la tradizione del Cittadella era sfavorevole, i veneti avevano infatti perso le ultime tre partite giocare sotto i riflettori. Evidentemente la loro sfiga è stata più forte della nostra.
Altro tabù sfatato è quello che vedrebbe il Foggia in difficoltà con le squadre che si difendono bene. Prima di Foggia-Pro Patria i lombardi erano la migliore difesa del girone, ma dopo i tre gol segnati da Mancino, De Paula e Del Core hanno perso il primato a vantaggio dei veneti del Cittadella, che però l'hanno mantenuto solo per otto giorni, fino a quando cioè non si sono trovati davanti i rossoneri, che li hanno infilati con De Paula e Di Roberto. Ora la difesa meno battuta è quella del Venezia, e domani allo Zaccheria giochiamo proprio con loro... non ci resta che affidarci al proverbio secondo il quale non c'è due senza tre...

1 commento:

Anonimo ha detto...

i talk show televisivi foggiani non si possono proprio guardare.