giovedì 7 febbraio 2008

Lettera aperta di Lino Del Carmine



Ricevo e volentieri pubblico una lettera aperta di Lino Del Carmine.


Cari amici,
voglio innanzi tutto ringraziare tutti coloro che mi sono stati vicini in questi giorni difficili: a partire dai miei familiari, per giungere a ciascuno dei Foggiani che mi hanno dimostrato con lettere, mail, telefonate e di persona il loro affetto e la loro solidarietà.
Dopo l’episodio della recente lettera minatoria, avevo avuto, per un (lungo) periodo, la forte tentazione di lasciar perdere tutto, politica e impegno amministrativo. Non certo per paura delle minacce: non è la prima che mi vengono rivolte, né sono l’unico politico foggiano ad averne subite.
Il fatto è che, dopo anni, decenni di impegno pubblico, di sforzi per fare di Foggia e della Capitanata luoghi migliori in cui vivere, mi ha profondamente sconfortato constatare per l’ennesima volta che prospera, quasi intatta, una serpeggiante mentalità criminale, una diffusa cultura dell’illegalità che porta a minacciare un pubblico amministratore, un giornalista, un giornale, una sindacalista, un consigliere comunale.
All’avvilimento, si è unito il timore che il pericolo potesse toccare concretamente i miei familiari: un pensiero intollerabile, per me che ho sempre voluto assumere esclusivamente sulla mia persona le responsabilità delle mie scelte in politica e nelle cariche amministrative, oltre che nella vita personale.
Poi, però, sono arrivate le testimonianze di solidarietà: tante, diverse, calorose, da amici come da cittadini che non ho mai avuto il piacere di conoscere. Tutti hanno dimostrato nei loro messaggi di conoscere e apprezzare le iniziative che, nella rappresentatività delle varie deleghe assegnatemi dal Sindaco Ciliberti, ho potuto attuare. Tutti progetti e realizzazioni ispirati a criteri di equità sociale, a principi di accoglienza e integrazione, nel rigore imposto dai canoni della legalità che è un fondamento irrinunciabile per la qualità della vita nelle nostre comunità.
Nel mio rigore, qualcuno ha voluto identificare volontà di discriminazione o di sopraffazione etnica che non mi sono mai appartenute. Per fortuna, a fronte di quel qualcuno che ha frainteso o strumentalizzato, tantissimi hanno compreso i fondamenti della azione politico-amministrativa dell’Assessore alla Legalità sostenuto, lo voglio precisare, anche dell’intera Giunta della quale fa parte.

Voglio ringraziare chi ha voluto scrivere pensieri che voglio riportare, perché testimoniano il cuore e il grande senso di fiducia nella capacità della nostra società di costruire un futuro migliore.

«... Facciamo insieme l'unica vera grande rivoluzione: importiamo onestà, legalità e coerenza. Facciamo della serenità una realtà e non un’utopia...»

«...Guardarsi intorno e ritrovarsi sommersi da problemi pesanti che sfiorano la propria famiglia e che investono il proprio futuro, quello dei propri figli, mentre non sempre è chiaro ciò per cui ci si batte, a causa principalmente della confusione dei tempi, può lasciare qualche incrinatura nelle certezze delle proprie convinzioni. E' normale ed umano. Anzi, se non fosse così, non avremmo nemmeno la percezione che il nostro impegno pubblico e sociale è generosamente totalizzante e, forse a differenza di altri esempi, disinteressato. Ma datti forza, Lino. Perchè la domanda a cui rispondere alla fine non è: “Ma chi me lo fa fare?”, ma piuttosto un’altra: “Se non facessi così, sarei ancora me stesso?”. Credo di no...»

«... Tieni duro, non sei solo.Talvolta il turbine degli impegni ci fa vivere la solitudine di chi opera, ma non è così, tanti in tanti campi diversi ci impegniamo perchè abbiamo la speranza e siamo certi che “un altro mondo è possibile”. La nostra speranza è fondata sulla fede: “Sulla tua parola butterò le reti”. Ed una rete è stata fatta dalle stesse minacce: la politica, la stampa, il sindacato. E da qui bisogna ripartire, dalla parte onesta, che non ha piegato la propria schiena, che non soggiace al ricatto “devo mettere a posto i figli” e all’autoassolutoria “c’ho famiglia”...»
«... La nostra è diventata una città difficile, ma le energie positive devono necessariamente emergere per effettuare un reale cambiamento. La rassegnazione deve essere allontanata. Non disperare perchè non sei solo...»

«... Talvolta ci tocca essere “candele nel buio”, impegnati per una società più giusta e sicura restando però nel nascondimento e a volte nell’incomprensione. Cosa fare? Se credi in ciò che fai e come lo fai non sarà il “buio” a fermarti. La politica penso debba essere sostenuta sempre di due concetti, che ne diventano una sorta di verifica: giustizia e solidarietà! A me sembra che il tuo operato gli onori entrambi anche con la testimonianza familiare...»

«…La solidarietà, l’affetto della parte sana di questa città è sotto gli occhi di tutti. Ed è quello che immagino ti dia la giusta spinta e la giusta motivazione per proseguire nella direzione in cui credi. Pensa ai risultati che hai ottenuto, a quanto di concreto hai costruito per Foggia. Hai combattuto molto per ricoprire una carica istituzionale che ti permettesse di applicare tutti i principi in cui credi. Anche se, a volte, i meccanismi e le negoziazioni della politica mettono a dura prova, fino quasi a perderli di vista. Ma non hai mai perso di vista te stesso. Non ti ho mai visto prostituirti al fascino del potere, per esempio. E l’esempio che tu stesso riporti, la disoccupazione dei tuoi figli, ne è la prova...»

Sono queste, e tante altre commoventi espressioni di affetto e apprezzamento che mi hanno convinto a continuare nella mia attività pubblica. Ho maturato la decisione dopo aver letto i messaggi; dopo aver parlato con i miei cari, che da sempre mi sostengono materialmente e moralmente in questo importante impegno; dopo aver ricevuto l’abbraccio dei tanti concittadini che hanno partecipato alla manifestazione di domenica contro ogni mafia e illegalità e di solidarietà verso tutti coloro che hanno ricevuto minacce e intimidazioni, organizzata da Paolo Delli Carri con l’adesione di tante associazioni ed esponenti della società civile.
Si è consolidata la mia convinzione che non dobbiamo lasciare questa città al degrado, che l’illegalità va combattuta con tutte le energie ed insieme a tutte le forze sane della nostra comunità.

Le telecamere che sorvegliano la città fanno paura a qualcuno? E’ inutile minacciare del Carmine: la decisione della Giunta è presa ed il progetto sarà portato a termine. E sono convinto che, con la piena collaborazione dei commercianti, che sono intervenuti in gran numero al sit-in di domenica scorsa, Foggia saprà emarginare i delinquenti, la criminalità, organizzata o meno che sia.

Grazie di nuovo a tutti: grazie per l’affetto ma, soprattutto, per avermi fatto riflettere che, anche se a volte può risultare molto difficile, si devono perseguire fino in fondo il dovere civico e i propri ideali o, almeno, ci si deve provare con tutte le proprie energie. Andiamo avanti.
(Assessore Lino del Carmine)

NB. La foto è stata scattata da Ninni Grillo durante il sit-in di domenica 3 febbraio.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Lino grazie a te, grazie a nome di tutti i foggiani che ogni giorno credono in un mondo migliore. non sei solo, devi continuare a sostenere la legalità con la costanza con cui hai sempre lottato. noi come cittadini e gruppi inseriti nelle più svariate attività sociali ti siamo vicini ogni momento. con grande stima Ninni Grillo