Questa settimana per motivi di tempo niente BenFoggiaCalcio impaginato, pubblico però il pezzo di cronaca semi-seria che ho scritto per L’ATTACCO. Lo stile è quello…
Le foto di Mariano Russo saranno presto disponibili al link www.foggiacalciomania.com/gallery/
FOGGIA-CREMONESE 2-2
PROTAGONISTA
La Sfiga
Protagonista della settimana la Sfiga, quella con la S maiuscola. Dopo tante previsioni, tra l’altro spesso rivelatesi esatte, il turno infrasettimanale mi da l’occasione di raccontare su “L’Attacco” una partita disputatasi realmente, il problema è che capita proprio in una delle partite più incredibili mai viste allo Zaccheria, dove una combinazione di sfortuna ed errori arbitrali hanno rovinato la festa di Ognissanti ai tifosi foggiani.
Pali, rimpalli sfavorevoli, errori arbitrali e parate del portiere avversario, stavolta c’è davvero poco da dire a Campilongo, l’inserimento di Arno, lo spostamento di Colombaretti a centrocampo, l’esordio dal primo minuto di Mounard sono state tutte scelte giuste. Per ora niente carboni ma solo dolci nella calza dei morti del mister foggiano, ma se vuole arrivare a mangiare le cartellate di Natale gli tocca cominciare a scalare la classifica, magari procurandosi qualche portafortuna, di quelli che funzionano…
LA CRONACA
Il Foggia pareggia 2-2 contro la Cremonese una partita in cui la formazione grigio-rossa è riuscita a segnare due gol senza praticamente tirare mai in porta mentre i rossoneri, se non fosse stato per i pali e le parate di Bianchi, avrebbero potuto segnare almeno cinque gol.
Come sempre invece che in tribuna stampa con i giornalisti veri seguo la partita in curva sud, c’è più confusione ma anche più passione e colore. E poi qui posso gridare senza che nessuno mi dica nulla.
La Cremonese si presenta allo Zaccheria con 17 punti, 5 in più del Foggia ma comunque pochi per una squadra che ad inizio campionato era tra le favorite per la promozione grazie ai tanti campioni arrivati in estate, tra essi Zauli, Cozzolino, Colucci, Graziani e l’allenatore Emiliano Mondonico.
E’ una partita delicata per il Foggia, i sette punti in tre partite avevano illuso la città, ma quel gol segnato da Cipriani ha rotto l’incantesimo e così sono tornate le proteste dei tifosi nostalgici dei vari Mastronunzio, Pagliarulo, Zanetti ecc ceduti forse un pò troppo frettolosamente.
Nel Foggia mancano gli squalificati Plasmati e Giordano, sono di nuovo disponibili invece Del Core e Arno e così Campilongo torna al 4-3-3 e schiera Castelli tra i pali, Arno, Ignoffo, Lisuzzo e Mora in difesa, Coletti, Cardinale e Colombaretti a centrocampo e in attacco l’inedito tridente formato da Mounard, Biancone e Del Core.
Nella formazione grigio-rossa non c’è la stella della squadra, quel Lamberto Zauli che quando giocava a Vicenza tutti chiamavano lo Zidane del Nord-Est.
Parte bene il Foggia, che al 10’ passa in vantaggio con una splendida azione di contropiede in cui Del Core triangola con Biancone e serve l’accorrente Coletti che batte Bianchi con un diagonale rasoterra.
E’ frastornata la Cremonese, e così il Foggia va vicino al raddoppio, prima con un colpo di testa di Colombaretti deviato in angolo da Bianchi e poi con Mounard, che al 26’ sciupa una incredibile occasione presentandosi tutto solo davanti a Bianchi, lo supera spostandosi sulla destra e poi calcia alto quasi a porta praticamente vuota.
Qualche menagramo in curva cito il noto modo di dire “gol mangiato gol subito” e infatti subito dopo Cardinale fa un fallo ingenuo in area sanzionato, forse un po’ troppo generosamente, dall’arbitro Peruzzo: calcio di rigore, batte Temelin, Castelli intuisce la direzione del tiro ma non riesce ad arrivare sulla palla. 1-1 e , come diceva un ciclista “l’è tutto da rifare”.
Prima del fischio dell’intervallo il Foggia sfiora due volte il raddoppio con Biancone, c’è comunque ottimismo allo stadio, forse oggi i rossoneri stanno giocando la loro partita migliore.
Parte infatti subito in avanti il Foggia, Bianchi si supera per parare un colpo di testa di Colombaretti ma subito dopo non può nulla sulla splendida inzuccata di Biancone che si infila nell’angolino alla sua destra. 2-1 e lo Steven Segal foggiano corre ad esultare sotto la curva sud.
Un minuto dopo il gol il Foggia potrebbe chiudere la partita ma l’arbitro non fischia un rigore su Biancone, Mondonico prova la sorte mandando in campo il figlio d’arte Gabriele Graziani al posto di Cozzolino e poco dopo, in una delle pochissime volte in cui i lombardi si presentano dalle parti di Castelli il portiere foggiano atterra il centrocampista grigio-rosso, di origini cerignolane, Leonardo Colucci. Ancora rigore, ancora Temelin, ancora tutto da rifare. Esultano increduli i circa ottanta tifosi giunti allo Zaccheria da Cremona.
Campilongo ovviamente non ci sta e manda in campo prima Di Roberto, poi Tisci e infine Esposito. Si gioca ad una sola porta, nonostante l’arbitro sembri fischiare a senso unico il Foggia va vicinissimo al terzo gol prima con Del Core, il cui colpo di testa finisce sul palo, e al 91’ con Biancone, ma ancora una volta Bianchi salva il risultato respingendo la palla sulla linea. Finisce 2-2, i calciatori escono dal campo fra gli applausi dei tifosi. Fra tre giorni si gioca a Foligno, l’occasione per dimenticare un Ognissanti che è sembrato un po’ Halloween.
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