lunedì 15 ottobre 2012

Cronaca semi-seria di Foggia-Potenza vista dalla Tribuna Stampa

E' una domenica tranquilla allo Zaccheria, riusciamo a non arrivare in ritardo e sistemarci in Tribuna Stampa, i pc per una volta funzionano e abbiamo dimenticato meno cose del solito, per la prima volta c'è anche il presidente Davide Pelusi.
C'è pure il sindaco Mongelli, mi saluta sorridente, evidentemente non ha letto la battutaccia di stamattina di Foggbook: “Oggi è la giornata mondiale del camminare. Mongelli, Camin Vattinn”.

Ah, hanno pure aperto il negozio dove comprare le magliette e il Bar, dove però non vendono i Borghetti perché è proibito vendere alcool, e che l'hann' apirt a fa? A fine partita scroccherò mezza lattina di the freddo dal presidente, megghje d' ninde.

C'è una guardalinee donna, quella che alla partita col Gladiator mentre dietro di lei si ammazzavano non si girava nemmeno. Dopo 5 minuti di partita ci ha ha già annullato 2 gol per fuorigioco, onestamente non saprei dire se giustamente o meno, mi dicono che invece in Curva non abbiano dubbi su quale lavoro svolga durante la settimana... nel calcio ci sono le pari opportunità, i guardalinee maschi e femmine hanno le stesse opportunità di essere insultati, al massimo cambiano le parolacce.

Il Foggia crea un sacco di occasioni da gol, in situazioni come queste non sai mai se stai giocando alla grande o sono gli avversari che sono scarsi, in ogni caso al 25' arriva il gol di Giglio. E' il suo gol numero 103, no lui dice 106, madò possibile che non si riescono a contare? Lui dice che gliene hanno tolti: ci fosse stato Casillo avrebbe fatto subito una bella causa... e glieli avrebbero tolti...

Al 32' arriva il secondo gol del Foggia, stavolta è Esposito a segnare su mischia in area dopo un calcio d'angolo, o forse è un'autorete di Viscido, me che vulite da me, n'z capev ninde.

Allo scadere del primo tempo Palazzo prende palla nella nostra metà campo, e approfittando della difesa avversaria schierata male fa almeno 60 metri di campo palla al piede, si presenta tutto solo davanti al portiere e... tira fuori. Nei film americani ste cose non succedono, boh.

Nell'intervallo approfittiamo per intervistare il Sindaco che annuncia che a dicembre riaprirà il Teatro Giordano, Ciro Amodeo secondo il quale non ci sono nuovi soci in arrivo, e Giuseppe Locampo, che pur facendo gli scongiuri ci dice che il modo in cui ci siamo sistemati (siamo a due metri di distanza) porta fortuna e non bisogna più cambiarlo. In realtà un bravo giornalista prima di intervistare i dirigenti dovrebbe parlarne con l'ufficio stampa, e giustamente ce lo fanno notare, ma io onestamente non mi considero né bravo né giornalista, comunque dalla prossima farò il bravo.

Nel secondo tempo c'è quasi solo il Foggia in campo, il Potenza si fa avanti solo per far prendere la sua razione di applausi a Mormile. Foss semb accussì.

Al 57' Palazzo segna il gol del 3-0 che chiude la partita e gli consente di dormire tranquillo, altrimenti avrebbe sognato l'azione di fine primo tempo tutte le sere per almeno una quindicina di giorni. Meh, so cundend.

Al 75' c'è il quarto gol, lo segna Quinto. Sono contento per lui ma un po' mi dispiace, sarebbe stato più bello poter scrivere: “Quinto gol di Quinto”. Meh, speriamo ricapiti, anche se la vedo dura, il Potenza è la peggior squadra che si è vista alla Zaccheria dai tempi di quella partita di beneficenza giornalisti contro politici (mamm che brutta gend).

Finisce 4-0, a fine gara il presidente ci racconta un aneddoto gustoso, ma lo vedrete in settimana, altrimenti che avita legg fin'a dumen'ca pross'm?

Ah, io non lo faccio il titolo “La vera Potenza è il Foggia, né Padalino cala il Poker”, che senò  finisce che domenica prossima il direttore mi manda a seguire il rugby, e quelli avete visto quanto sono grossi? Provateci voi a sfotterli...

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